Il rum nell’immaginario collettivo è lo spirit dei Caraibi. Ma quando è stato distillato per la prima volta? E chi lo ha inventato?
“La paternità del rum è ovviamente contesa fra le tre principali scuole produttive: francese, spagnola e inglese, che sono anche lo specchio del colonialismo in quest’area”, ricorda Fulvio Piccinino nel suo Saperebere edito da Graphot.
Secondo i francesi le notizie della prima distillazione risalgono alla fine del 1600 in Martinica e sono legate a un frate domenicano francese di nome Jean Baptiste Labat. Che, però, diede al distillato il nome di tafia (chiamato a volte in trascrizioni successive guildive).
Quanto agli spagnoli, sostengono che abbia visto luce a Cuba per merito di un frate sbarcato sull’isola per evangelizzare la popolazione locale.
Un distillato di sciroppo di canna da zucchero o di melassa. Non esiste un disciplinare sul rum che può essere classificato in una vasta gamma di categorie a partire dal colore: bianco, dorato e scuro. Che dice ben poco sulla sua età, però. Spesso infatti per mantenere sempre costante il colore del prodotto finale, viene aggiunto il caramello di sintesi sia ai rum dorati giovani, sia a quelli più maturi.




