HomeBirraSpillatori di birra self-service negli stadi: il progetto in Inghilterra

Spillatori di birra self-service negli stadi: il progetto in Inghilterra

Degustare una birra alla spina allo stadio durante una partita? In Inghilterra si può…e magari un giorno si potrà anche in Italia.

Stadio Meazza di Milano, è il 3 settembre dello scorso anno ed è una calda serata di fine estate ma nonostante la tipica afa milanese, Milan e Inter stanno dando vita ad uno dei derby più divertenti degli ultimi anni: finirà 3 a 2 per i rossoneri con le statistiche che racconteranno di ben 37 tiri complessivi verso le due porte.

Fra i 75mila spettatori presenti, sono molti quelli che, per godersi ancora di più l’appassionante spettacolo offerto dalle due squadre in campo, degusterebbero volentieri una buona e fresca birra, ma vi è un problema che chiunque abbia frequentato uno stadio, specie in tali occasioni, conosce molto bene: i tempi di attesa ai bar degli impianti sportivi che, inevitabilmente, fanno perdere alcuni momenti chiave delle partite, specie quando queste sono molto combattute.

spillatori birra

Tale è il motivo per il quale, anche quella sera, alcuni avranno desistito dall’idea di recarsi in uno dei punti di ristoro dello stadio per dissetarsi. Una rinuncia che, un giorno forse, non sarà più necessario fare per non perdere neppure una singola azione di gioco: e il merito potrebbe essere di un progetto che non poteva essere ideato altrove se non in Inghilterra, patria della birra, del football e del rugby.

 

Qui infatti, in tre stadi che faranno da progetto pilota, saranno installati degli spillatori di birra self-service per fare in modo che i tifosi possano servirsi in autonomia, e rapidamente, la bevanda, evitando così di dover fare delle lunghe code.

Per valutare le differenze, in termini di benefici, che la soluzione è in grado di apportare sia per quanto riguarda la comodità degli sportivi che gli incassi delle società proprietarie dei bar, è stato deciso d’installarli in tre impianti sportivi molto diversi fra loro per capienza.

Il più grande, con i suoi 82 mila posti a sedere, è lo stadio di Twickenham (Londra) che ospita le partite interne della nazionale inglese di rugby. Al secondo posto, troviamo il Villa Park di Birmingham (42600 spettatori circa), casa dell’Aston Villa, squadra che milita in Premier League, il massimo campionato di calcio inglese. Terzo, e ultimo, il piccolo ‘Whaddon Road’ (7000), situato nella cittadina di Chelthenam, che ospita i match del team locale impegnato nella terza serie del football inglese.

stadio

Ideatrice del progetto, l’azienda Drink Command. Peter Robinson, direttore delle operazioni e delle vendite nel Regno Unito e in Europa della società, ha spiegato che il progetto è stato lanciato poiché la tecnologia è sempre più importante in tutti i settori, e quelli dell’ospitalità, dei grandi eventi e della ristorazione non fanno eccezione.

Come ipotizzato dal medesimo dirigente, in questo modo si potranno ridurre i tempi di attesa per i clienti, con un tempo d’interazione totale inferiore ai 30 secondi: i tifosi eviteranno così di perdere troppo tempo e potranno tornare subito sugli spalti a gustarsi birra e partita.

Questi spillatori self-service sono dotati di un sistema di pagamento senza contanti (quindi sarà fondamentale avere con sé il bancomat o la carta di credito): seguendo le istruzioni, riportate su uno schermo touchscreen, i supporters potranno scegliere la loro bevanda brassicola preferita fra chiara, rossa e scura.

I responsabili degli impianti sportivi, a seconda della capienza e dello spazio a disposizione, potranno personalizzare la propria parete di spillatori che, almeno per il momento, arriveranno ad un massimo di 200 unità per impianto, ovvero quelle che saranno installate dentro lo stadio di Twickenham. La Drink Command, inoltre, se il progetto dovesse rivelarsi efficace, prevede di dare la possibilità di scegliere anche altre bevande oltre alla birra.

Senza dubbio, si tratta di un progetto interessante che potrebbe agevolare il lavoro dei dipendenti di bar e dei di punti di ristoro, far aumentare gli incassi delle società sportive (o di chi gestisce queste attività commerciali), e fare la felicità di molti tifosi che non rischierebbero più di perdersi un gran gol all’incrocio dei pali o la meta più spettacolare della partita.

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