Sei preoccupato perchè l’estate sta finendo? Stai pensando di fare le vacanze alle Canarie?
Eccola la meta dove la stagione del sole, del mare e delle vacanze non finisce mai, è Lanzarote, l’isola delle Canarie più ecofriendly, che ti fa innamorare del mare, ma non solo.
Skyline fatta dai coni dei vulcani, un territorio lunare, villaggi e cittadine tutte bianche, porte delle case colorate, opera d’arte diffuse, nessun cartellone pubblicitario in giro (proibiti!).
Fondamentale l’aver conosciuto Milo del front desk dell’Hipohotels La Geria sulla spiaggia di Pocillos a Puerto del Carmen, non manca un indirizzo cool e con la giovanissima direttrice sono tra gli incontri da non mancare sull’isola.
10 Must, in spirito ApeTime, di cui ben 6 nel segno dell’arte e del genio di Manrique!
Sulle tracce di Cèsar Manrique, l’artista eclettico e visionario, nume tutelare dell’isola che ha lasciato la sua impronta su tutta l’isola. Assoluto rispetto della natura, simbiosi tra arte, creatività e ambiente, bellezza eletta a musa ispiratrice, estro straordinario.
Da non perdere quindi la sua casa-museo ad Haria, unica cittadina verde, come le porte delle case, nella Valle delle Palme tra le montagne.
La Fondazione Manrique a Tahiche costruita su una grotta (cueva), creata da una gigantesca colata lavica tra tunnel dipinti a calce in contrasto col nero della roccia e contrasti di colore pop tra cactus e palme.
Jameos del Agua, la grotta vulcanica collegata alla Cueva del Los Verdes attraverso una galleria sotterranea. Fulcro visivo un laghetto tra le rocce, specchio magico di luce e acqua, tutti intorno con molta discrezione un bar e un ristorante dove anche una spremuta d’arancia diventa una macchia di colore spruzzata ad arte. Nella grotta sala concerti.
Al Giardino dei Cactus ci lasci il cuore e gli occhi! Lungo la via principale di un paesino, Guatiza, circondato da piantagioni di fichi d’India, si apre un immenso anfiteatro di pietra dove ogni specie di cactus ruba la scena. Si sorseggia un drink all’aperto mentre non si finisce mai di scattare foto. Arrivano da tutto il mondo, hanno le forme e le dimensioni più svariate stagliate contro il cielo azzurro.
Lo stesso che si apre davanti al Mirador del Rio, più in alto delle nuvole, il belvedere proteso sullo stretto che divide Lanzarote dall’Isola della Graciosa. Anche qui non perdere il bar con un’enorme vetrata sull’Oceano.
Vista spettacolare su un paesaggio extraterrestre anche tra i vulcani del Parco Nazionale Timanfaya dal ristorante El Diablo a Islote de Hilario.
Quasi solo pietanze al grill sfruttando il calore emesso dal terreno che in questa zona di Lanzarote è ancora geotermicamente attivo. Non a caso siamo sulla Montana del Fuego.
Una giornata all’Isola La Graciosa, o magari anche una notte affittando una delle pochissime case tra le stradine di sabbia: un pezzo di deserto immerso nell’oceano tra baie incontaminate, dune e grotte sul mare. La si gira in bici o con gli unici tre o quattro SUV ammessi. Chiedete di Yolanda per un giro indimenticabile. Prima di riprendere il traghetto che in venti minuti vi riporta a Lanzarote il mojito lo si prende al porticciolo.
In una Lanzarote dalla cucina assai tradizionale fatta di papas arrugadas con mojo verde e rosso, spicca un indirizzo di cucina fusion in cui sapori, profumi, spezie creano un mix intrigante tra piatti locali ed Oriente. E’ il caso di Ropa Vieja (dal nome di un piatto tradizionalissimo) a Puerto Calero sulla banchina dello Yacht Club di Lanzarote.
Il chiringhito sopra la spiaggia del Papagayo, all’interno del Parco Naturale De Los Ajaches (si raggiunge con strada sterrata molto comoda): un balcone sospeso a sinistra su una delle baie più belle in assoluto incastonata tra le rocce e a destra su una sequenza di spiagge incontaminate e paradisiache.
Immersa nella vallata agricola vocata alla viticultura de La Geria la Bodega Stratus, griffe vitivinicola dell’isola vi sorprenderà per qualità dei vini, formaggi e salumi (prodotti in casa) in abbinamento e bellezza del paesaggio tutt’intorno con le viti basse, protette da semilune di muretti a secco che formano come un ricamo sul terreno vulcanico nerissimo.
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