10 Cibi perduti e indimenticabili, come il Tango Findus, il croissant con dentro il gelato, o il wafer ricoperto di cioccolato “Urrà Saiwa”.
Prodotti che hanno lasciato un segno nella nostra infanzia, come il Soldino, la merenda di Mulino bianco, con pan di spagna e glassa al cioccolato, o gli orsi sgranocchini.
Nella scorsa puntata vi abbiamo parlato del succo Billy, del Piedone, della Cola italiana, la One-O-One, dei gelati Blob, Camillino, dr Strabik, Pantera Rosa, del ghiacciolo Arcobaleno, di Iogoroll, e Biricche. Abbiamo chiesto ai lettori di ApeTime Magazine quali sono gli altri prodotti che mancano di più. Ecco la risposta: dieci cibi italiani non più in produzione, capaci di far partire immediatamente l’effetto nostalgia.
1) Palicao
“Meraviglia di cacao”: realizzati dal Mulino Bianco, i Palicao si potevano sgranocchiare come un biscotto, sciogliere nel latte per creare una gustosa bevanda al cioccolato o utilizzare come base per budini e frappè.
2) Tango
“Per gli amanti del croissant, per i maniaci del gelato” era lo slogan di questo prodotto della Findus. Si trattava di un cornetto con dentro il gelato che si scaldava in forno. Era un attimo bruciarlo oppure mangiarlo ancora congelato, ma se si indovinava la giusta cottura era uno sballo di gusto.
3) Dover
Dover era una crema di formaggio spalmabile prodotta da Kraft, in bicchiere di vetro che poi, una volta finito, si poteva riutilizzare, come i bicchieri della Nutella.
4) Tortorelle
Le tortorelle erano biscotti di pastafrolla, prodotti da Mulino Bianco, con glassa di zucchero, che oggi non sono più in produzione, sono stati gli antenati dei Pan di stelle.
5) Diet Coke
Prima della Coca cola light c’era la Diet Coke. In molti ricordano lo spot con l’operaio a torso nudo, intento a bere una diet coke, con in sottofondo la canzone di Etta James “ “I Just Wanna Make Love to You”.
6) Caldo caldo
Commercializzato fra la fine degli anni ’90 e l’inizio del 2000, questo prodotto scomparso dagli scaffali permetteva di scaldare in pochi istanti la bevanda al caffè al suo interno. Tutto merito di uno scompartimento separato dal liquido all’interno del bicchiere, in cui il cloruro di calcio a contatto con acqua scaldava la parte superiore. Bastava premere sul fondo, agitare 40 secondi e la bevanda era pronta.
7) Twister panna e cioccolato
Il gelato twister c’è ancora, ma non come lo produceva Eldorado, ovvero con un vortice di panna e cioccolato, oggi il twister ha gusti tropicali.
8) Urrà Saiwa
“Se non mordi non ci credi”, i biscotti “Urrà” erano composti da cialde di wafer e cioccolato.
Molti li ricordano per lo spot, con il personaggio con gli occhialoni e il ciuffo a banana, che diceva “Io non ho mai provato urrà saiwa”. A proposito, il nome Saiwa è l’acronimo di Società Accomandita Industria Wafer Affini.
9) Orsi sgranocchini
Questi biscotti per la merenda prodotti della Mulino bianco avevano una consistenza morbida che ricordava i biscotti Plasmon, ed erano da tuffare nel latte. Ma hanno avuto vita breve.
10) il soldino
La merenda del cuore degli anni ’80 e ’90. Il soldino aveva un impasto morbido (come il Tegolino), con pan di spagna, crema al cacao e uno strato di glassa al cioccolato. Tempo fa Mulino bianco l’ha rimesso in vendita, ma solo in edizione limitata.