Lo Spritz è oggi fra i cocktail più conosciuti nel mondo, anzi è probabilmente il drink italiano più famoso in assoluto dopo il Negroni.
E pensare che, fino a poco più di vent’anni fa, pochi conoscevano lo Spritz al di fuori del Veneto, la regione in cui è nato e dove rappresenta da duecento anni l’aperitivo per eccellenza. Sappiamo infatti – lo abbiamo scritto più volte – che la ricetta originaria nacque agli inizi dell’Ottocento, ai tempi della dominazione austriaca a Venezia, quando i soldati asburgici, trovando troppo forte il locale vino bianco Tocaj, iniziarono a chiedere di allungarlo con una spruzzata (spritzen in tedesco) d’acqua frizzante.

3 curiosità sullo Spritz
1. Una delle leggende più affascinanti sulla “preistoria” dello Spritz riguarda gli operai dell’Arsenale di Venezia, tre secoli prima dello “spritzen” degli austriaci. Si dice infatti che, nel 1500, i lavoratori ricevessero una “merenda” speciale: gallette e un bicchiere di vino allungato con acqua fresca di pozzo. Questo può quindi essere considerato un primo antenato, sia pure “rudimentale”, dell’attuale Spritz.
2. Lo Spritz come lo conosciamo oggi è nato nel 1919 a Padova, quando durante una fiera venne presentato un nuovo prodotto chiamato Aperol. Al Caffè Pedrocchi, l’Aperol venne aggiunto al classico Spritz, dando vita allo Spritz padovano. Lo stesso Aperol, molti anni dopo, ha avuto un ruolo importante nella diffusione dello Spritz a livello mondiale: dopo avere acquisito Aperol, nel 2003, il gruppo Campari ha puntato proprio sullo Spritz per rilanciarne le vendite, sfruttando la sua efficacissima forza commerciale e di marketing per farlo conoscere prima in tutta Italia, poi in gran parte del globo. Dove è apprezzato per la sua bevuta “facile” e la gradazione alcolica contenuta.
3. Quello che è più propriamente definito Spritz veneziano nacque nel 1920 quando venne introdotto il Select, un distillato di erbe prodotto dai fratelli Pilla nella città della laguna. Come noto, comunque, dello Spritz esistono diverse altre varianti “classiche”, escludendo quindi i tanti possibili twist: con il Campari, con il Cynar, con la China Martini e da qualche anno anche la versione verde con P31.
Spritz: ricetta e segreti
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