Aperitivo a Napoli?
Vi diamo una dritta: merita una visita il Flanagan’s cocktail bar. Perché, ve lo spieghiamo in questo articolo.
PREMESSA
Arriviamo al Flanagan’s cocktail bar per caso, in compagnia di Maria Consiglia Izzo (amica, giornalista ed esperta di comunicazione con cui abbiamo girato per Napoli).
Diciamolo: se lo abbiamo scoperto è grazie a Marco Gheza, national brand ambassador di Beam Suntory, azienda leader con marchi tipo Jim Beam, Laphroaig, Maker’s Mark, Bowmore, Roku e Toki che è passata nel portfolio di Stock Spirits dal primo aprile. La coincidenza incredibile è che noi Marco Gheza non lo vedevamo dall’autunno 2019.
Poi, in 36 ore, ci siamo beccati ben due volte.
La sera precedente eravamo stati compagni di tavolo in occasione di una cena organizzata da Carlo Dutto per I Maestri del Cocktail a Sorrento.
Un evento per pochi ospiti patrocinato da Stock Spirits per dimostrare con i fatti l’intenzione di allargare il presidio a tutte le occasioni (dall’aperitivo al classico dopo cena, fino al food pairing).
Insomma, per farla breve, quando ce lo siamo visti di fronte all’improvviso in quel di Napoli, a notte fonda, non abbiamo potuto rifiutare il suo invito a visitare insieme il Flanagan’s cocktail bar.
IL LOCALE
E torniamo al Flanagan’s cocktail bar.
Aperto dagli amici Giovanni Fenderico e Stefano Auletta 5 anni fa, è un locale tanto piccolo quanto rinomato.
Non stupisce: servizio attento, drink di qualità (facciamo i complimenti al bravissimo bartender Dario Iazzetta per la sua predisposizione al racconto dei prodotti e all’interazione con il cliente) e cura negli arredi caratterizzano questo drink bar che si sviluppa su appena 20 metri quadrati. Senza dehor. Si entra a turni di otto persone ma ad agosto non dovreste fare la coda.
Tra parquet, specchi e oggetti vintage (come la cabina telefonica verde e la bici della fine del 1800) si assaporano drink classici e signature, con ingredienti freschi e stagionali.
Se non fosse chiaro, il Flanagan’s cocktail bar merita una visita.