Si chiama Culto, un po’ perché nei suoi locali un tempo c’era un negozio di articoli religiosi, un po’ perché qui il buon bere e il buon mangiare sono quasi una religione.
Culto, a Trastevere, è infatti un cocktail bar con cucina che, sin dall’inaugurazione tre anni fa, punta sulla qualità e sulla stagionalità delle materie prime. E delle preparazioni, tutte rigorosamente home made, dai chutney di zucca o castagne ai fermentati.
“Al concetto di culto è ispirata anche la nostra drink list, che rinnoviamo ogni sei mesi”, spiega ad ApeTime il bar manager Giorgio Menotti: “Da un lato il culto per le divinità, che danno il nome ai nostri otto signature, dall’altro quello per i classici della miscelazione”.
La carta attuale, in particolare, è dedicata alle divinità nordiche: ecco quindi drink chiamati Odino, Thor o Kvasir (fra gli 11 e i 14 euro), che affiancano una discreta proposta di cocktail analcolici (9 euro), qualche twist on classic (fra i 10 e i 12 euro) e naturalmente tutti i classici a richiesta (10 euro).
Carne al fuoco
La proposta della cucina fa la gioia degli amanti della carne: “Non siamo una steak house, ma proponiamo una buona scelta di piatti di carne, sia crudi sia cotti, fra cui alcuni molto particolari”, racconta la titolare Gloria Bufi. Troviamo così burger o i classici saltimbocca alla romana, ma anche carpaccio di anatra affumicata o pancia di maiale croccante. Fino alla faraona ripiena con cicoria, salsiccia, whisky e nocciole.
Il tutto ispirato alla filosofia “zero sprechi“: al Culto di Roma ogni ingrediente viene utilizzato in ogni sua parte, sia in cucina sia al bancone, prima di finire fra gli scarti.
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