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Aperitivo a Roma: Ru.De, per tornare a divertirsi fra cocktail e food pairing

Nella variegata offerta di locali di Roma, siamo andati alla scoperta di un restaurant cocktail bar che, in poco più di quattro anni, è diventato un vero punto di riferimento nel popolare quartiere di Centocelle.

Ed è stata una piacevole sorpresa: il Ru.De, inaugurato nel dicembre 2018, si ispira al classico american bar della Roma Anni ’90, “quella spensierata e divertente di quando eravamo giovani”, ci spiega Cristian Ricci, bartender e titolare del locale insieme con Marco Zampilli.

Non a caso Ru.De sta per “Rumors Delete“. Ovvero: “Abbassiamo i toni e torniamo a puntare su leggerezza e divertimento, le parole chiave del nostro concetto di ospitalità”, tiene a sottolineare Ricci.

Nonostante la giovane età, Ru.De è un locale in continua evoluzione. Complice anche la pandemia, che ha modificato le abitudini di una parte della clientela: “Siamo sempre stati attenti ai cambiamenti delle tendenze, adattandoci di conseguenza. Abbiamo constatato ad esempio che il nostro target principale, quello dei 40enni, nei mesi scorsi ha faticato un po’ a tornare a frequentare i locali alla sera. E poi abbiamo notato una crescente richiesta di drink low alcol, il che ci ha indotto ad abbassare la gradazione alcolica delle proposte in menu, potendo contare anche sulla collaborazione con Organics (la linea di bevande sodate di Red Bull, ndr). Il risultato è che i clienti consumano di più, dal momento che possono permettersi di bere più di un cocktail senza eccedere con l’alcol”.

Drink, cucina e food pairing

Low alcol non significa comunque trascurare i dettagli: “La drink list attuale, lanciata tre settimane fa, è ispirata agli Anni ’70. E’ composta da tre categorie di signature che, nelle ricette e nell’estetica, si rifanno in particolare alle sottoculture hippy, disco music e punk di quell’epoca”, continua Cristian Ricci.

Stessa attenzione per l’offerta food, in chiaro stile “street” ma per nulla banale: basata su materie prime di qualità, è costituita essenzialmente da una serie di “starter” pensati per poter essere condivisi all’aperitivo e per trasformarsi eventualmente in una cena. Qualche esempio? I gyoza (ravioli di carne giapponesi) fatti a mano, i takoyaki (polpettine di polpo con purè di patate zenzero e limone, patè di tonno e katsuobushi), gli yakitori di pollo. O i tacos con chili, oppure ancora i sandwich o le rice ball.

Insomma, l’ideale per fare food pairing. “Proprio così”, annuisce Ricci: “Chi viene da noi sa che può sempre affiancare il cocktail ‘giusto’ a ogni piatto del menu. E noi siamo in prima linea nel proporre gli abbinamenti più adatti”.

Un locale “social”

Accanto alla qualità dell’offerta, parte del successo del Ru.De è dovuta anche alla cura posta dai titolari nella comunicazione, in particolare sui social. “I social media fanno parte del Dna di Ru.De. Non tanto per metterci in mostra, quanto piuttosto per raccontare delle storie che facciano comprendere i valori e i contenuti del nostro locale. Fra l’altro, sempre attenti a cavalcare le ultime tendenze e in linea con la nostra indole un po’ provocatoria, di recente abbiamo aperto un profilo pure su OnlyFans…”.

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Stefano Fossati
Stefano Fossati
Redattore del tg Bluerating News, collaboratore delle testate economiche di Bfc Media, di Mixer Planet e naturalmente del Magazine ApeTime.

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