Nel cuore del vivace quartiere di Cavana a Trieste, La Muta è uno dei locali che, nell’ultimo anno, ha contribuito a diffondere la misxelazione di qualità nel capoluogo giuliano.
Un tempo rione popolare di pescatori, marinai e magazzini portuali, da qualche anno il quartiere di Cavana, nel centro storico di Trieste, è stato riqualificato e in gran parte pedonalizzato, e oggi ospita numerosi locali che ne animano l’atmosfera, soprattutto la sera. Fra questi merita una visita La Muta, aperto poco più di un anno fa con un’ambientazione che ricorda gli anni ’50 e ’60 e un richiamo alla storia del rione anche nell’insegna: “la muta” era infatti il soprannome dato dagli abitanti a una prostituta, affetta appunto da mutismo, che anni fa esercitava la professione proprio di fronte ai locali dove oggi si trova il cocktail bar. E che fino alla sua morte, nel 2014, ha continuato a frequentare i bar della zona, diventando quasi un’istituzione di Cavana.
Drink list a misura di aperitivo
La drink list del locale si rinnova ogni sei mesi e rivisita in chiave contemporanea diversi cocktail storici, tutti proposti a 10 euro. “La nostra lista è focalizzata in particolare sull’aperitivo (La Muta è aperto da lunedì a giovedì dalle 17 a mezzanotte, fino all’1 venerdì e sabato, ndr), con l’obiettivo di proporre al cliente delle alternative ai classici Spritz o Americano, con ricette basate in gran parte su bitter e vermouth, per lo più a bassa gradazione alcolica”, spiega Matteo Lebinaz, bar manager de La Muta.
Così, nella sezione “per iniziare” troviamo ad esempio il Carosello, con Martini Bitter Riserva, Martini Rubino, amaro al carciofo, cordiale di amarene, mandorla e cacao salato; oppure il Tally Me Banana, con gin Bombay Sapphire infuso alla banana, Martini Riserva Rubino, bitter e milk oolong. Fra i drink della sezione “per continuare” segnaliamo invece il 5 o’clock (clicca qui per la video ricetta), con gin Bombay Sapphire fatwashed al burro, tè Earl Grey, acqua di miele, limone e aroma di zenzero; o il Pineappleapple Punch, con Avallen Calvados, Martini Floreale, miele di melo acidificato, infuso di ananas e liquirizia.
Cucina internazionale e richiami locali
C’è poi una corposa lista di Gin Tonic con gin di diverse tipologie e provenienza (fra gli 8 e i 13 euro) e quattro cocktail analcolici (6/7 euro). Alla cocktail list “di linea”, tra l’altro, se ne aggiungono alcune speciali in occasione di eventi particolari che coinvolgono Trieste, come la famosa Barcolana. Ad affiancare i drink, poi, una serie di “kitchen bites” selezionati con grande cura, per accontentare ogni palato e ogni tipo di fame: croque monsieur e croque madame, maritozzi con roast-beef e pomodoro oppure con crema di dentice e bottarga, sardoni, ostriche, cruditè, hummus, battuta di manzo, branzino… I prezzi partono dai 3,50 per arrivare agli 8,50 euro, a meno di non scegliere il ricco Giardinetto (9 euro la versione piccola, 15 quella grande) con stravecchio e fresco di Montasio, caciotta Zidarič, mostarda di frutta, petuccia di maiale-cervo, salame punta di coltello e affumicato, pancetta coppata, culaccia e ortaggi all’agro.
“La proposta della cucina non è pensata in particolare per abbinarsi ai singoli cocktail, diciamo che tutto può abbinarsi a tutto, a seconda dei gusti del cliente, anche se ovviamente siamo pronti a consigliare qualche accostamento ad hoc, se ci viene richiesto”, puntualizza Lebinaz. Che continua: “Il menù, sia per quanto riguarda i drink sia per la cucina, tiene conto delle preferenze sia della clientela locale, sia dei turisti internazionali che, da qualche anno, sono sempre più numerosi in città, grazie anche alle numerose crociere che fanno tappa al porto”.
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