Bollicine e cocktail, un connubio virtuoso. Ecco perché
Bollicine e cocktail, ovvero sparkling drink. Un matrimonio solido. E per molte ragioni. Ve ne parliamo qui con Lorenzo Stocco, Gianluca Amoni e Alessio Miraglia
“Le bollicine regalano un tocco di perlage al drink che piace molto al pubblico femminile, abbassano la gradazione alcolica e trasmettono una sensazione di allegria (le bollicine, in Italia, sono sinonimo di feste)”, spiega Lorenzo Stocco, titolare del Caffecchio Living Bar di Cantù.
Inoltre, considerata l’ampia varietà di bollicine italiane, gli sparkling drink possono essere strumento di racconto del territorio.
“Pensiamo per esempio a un French 75 con il Franciacorta”, osserva il bartender Gianluca Amoni.
“Valorizzare nella miscelazione le bollicine locali permette di differenziarsi dalla concorrenza, di attrarre i turisti, di stimolare il desiderio di conoscere storia, geografia e tradizione del territorio e, spesso, anche di tagliare i costi”, osserva Alessio Miraglia, barman dell’Art Bar e Bistrot Le Biciclette di Milano, celebre locale a due passi dalle Colonne di San Lorenzo.
Attenzione, però: “Per creare cocktail di qualità non si può improvvisare: è necessario conoscere davvero bene il vino (e i produttori) e sperimentare più etichette fino a individuare la più adatta per quella determinata ricetta”, puntualizza Amoni.
CONOSCI IL NOSTRO MAGAZINE? CLICCA QUI
Come avvicinare la clientela italiana? La strategia del Rada di Positano