Il governo britannico ha recentemente delineato i piani per chiudere i confini ai lavoratori non qualificati, ponendo fine all’era del lavoro a basso costo dell’UE in ristoranti, hotel e fabbriche.
In base alle nuove regole post Brexit a partire dal 1.01.2021, i migranti dovranno soddisfare un certo numero di criteri per qualificarsi ai fini del visto di lavoro, comprese le competenze specifiche. I candidati saranno tenuti a ricevere un’offerta di lavoro con uno stipendio di almeno 25.600 sterline e devono conoscere l’inglese.
I cittadini UE rappresentano circa 1/4 dei 3 milioni di lavoratori nell’industria dell’ospitalità britannica (rapporto KPMG); a Londra, circa il 75% dei camerieri e il 25% degli chef provengono dall’UE.
Dopo il voto sulla Brexit, l’immigrazione annuale dall’Europa continentale è diminuita di oltre la metà.




