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Investimenti digitali: quali le opportunità per le aziende

Quali le opportunità per le aziende tra voucher, piano transizione 5.0 e fondi regionali.

Voucher, piano transizione 5.0 e fondi regionali. Un ventaglio ricco di opportunità accordate alle aziende che intendono investire nella digitalizzazione. Di seguito una fotografia delle diverse realtà.

Voucher digitali 4.0 Camere di Commercio

I PID (punto impresa digitale) mettono a disposizione delle imprese dei voucher digitali per l’acquisto di servizi di consulenza, formazione e tecnologie in ambito 4.0: un sostegno tangibile a favore della digitalizzazione delle micro piccole e medie imprese italiane.
I voucher sono erogati attraverso appositi bandi pubblicati dalla Camera di Commercio a cadenza variabile. Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese singole ed anche i gruppi di imprese che partecipano ad un progetto aggregato finalizzato all’introduzione di tecnologie in ambito Impresa 4.0.

Piano transizione 5.0

Il Piano prevede risorse pari a 6,3 miliardi di euro, che si aggiungono ai 6,4 miliardi già previsti dalla legge di Bilancio, per un totale di circa 13 miliardi nel biennio 2024-2025 a favore della transizione digitale e green delle imprese italiane. Il programma mira a sostenere gli investimenti in digitalizzazione e nella transizione green delle imprese attraverso un innovativo schema di crediti d’imposta.
Alle aziende verrà concesso un credito d’imposta automatico, senza alcuna valutazione preliminare, senza discriminazioni legate alle dimensioni dell’impresa, al settore di attività o alla sua localizzazione. Saranno agevolati gli investimenti in beni materiali e immateriali, purché si raggiunga una riduzione dei consumi energetici dell’unità produttiva pari almeno al 3% (o al 5% se calcolata sul processo interessato dall’investimento).
Inoltre, saranno ammessi anche investimenti in nuovi beni strumentali necessari all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e spese per la formazione del personale dipendente finalizzate all’acquisizione o al consolidamento di competenze nelle tecnologie per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi. Le modalità di fruizione prevedono la compensazione del credito spettante presentando il modello F24 in un’unica rata. L’eccedenza non compensata entro il 31.12.2025 sarà compensabile in 5 rate annuali di pari importo.

Incentivi Regionali

Perimetrando l’ambito regionale dedicato agli incentivi legati allo sviluppo digitale di seguito segnaliamo le diverse iniziative delle Regioni Campania, Piemonte, Marche e Liguria.
La Regione Campania si appresta a pubblicare il bando “Nuovo Fondo Crescita”. Con questa agevolazione la Regione intende sostenere le Micro e le Piccole Imprese (MPI) e i Liberi Professionisti attivi in Campania per la realizzazione di programmi che riguardino i seguenti ambiti:
  • digitalizzazione e Industria 4.0;
  • sicurezza e sostenibilità sociale e ambientale;
  • nuovi modelli organizzativi.
Uno degli obiettivi del bando, che presenterà un mix di agevolazione tra fondo perduto e finanziamento agevolato, sarà quello di promuovere l’adozione di soluzioni innovative e la digitalizzazione.
In Regione Piemonte stanziati 80 milioni di euro per sostenere progetti di digitalizzazione e efficientamento produttivo delle imprese. Due le linee previste: la prima, che vale 50 milioni di euro, è destinata a promuovere la transizione digitale del sistema imprenditoriale, mentre gli altri 30 milioni sono a supporto della competitività e della transizione sostenibile del sistema produttivo.

La Regione Marche ha approvato un bando per l’erogazione di contributi a fondo perduto finalizzati a supportare progetti di innovazione e di diversificazione del prodotto o del servizio che prevedano soluzioni innovative basate sulla “twin transition”. La scadenza per la presentazione delle istanze è fissata al 10.05.2024 (ore 13:00).

La Regione Liguria ha pubblicato il Bando Digitalizzazione PMI 2024 mettendo a disposizione delle piccole e medie imprese del territorio 7 milioni di euro per favorire l’introduzione e lo sviluppo della digitalizzazione dei processi produttivi. Le PMI attive nei settori come il manifatturiero, la fornitura d’energia, la gestione rifiuti e fornitura d’acqua, l’ICT possono ottenere contributi a fondo perduto del 50% delle spese ammissibili, fino a un massimo di beneficio di 20.000 euro in regime de minimis.
Per essere ammessi al Bando Digitalizzazione, gli investimenti per digitalizzare le spese devono essere di almeno 10.000 euro e riguardare:

  • l’adozione di tecnologie 4.0 (inclusa la Cybersecurity ed l’Intelligenza Artificiale);
  • l’adozione di tecnologie per facilitare lo sviluppo sostenibile dell’impresa;
  • lo sviluppo di soluzioni di e-commerce, e/o servizi di cloud computing, e/o soluzioni tecnologiche per i pagamenti elettronici;
  • il miglioramento dell’efficienza dell’impresa e dell’organizzazione del lavoro.
I progetti avviati dopo il 1.07.2023, o ancora da avviare, possono essere ammessi all’agevolazione, purché siano completati e rendicontati entro il 31.10.2024.

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