L’epidemia Covid-19 sta diventando un pretesto per l’immobilità e le false misure precauzionali.
Diciamolo, è incomprensibile il motivo per il quale si passi da zona gialla ad arancione in un balletto sempre più frenetico. Davvero così si riduce il rischio di diffusione del Covid-19?


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La prudenza di Conte (dal Ilsole24ore.com)
Da Palazzo Chigi è filtrato scetticismo di fronte alla possibilità di un Conte ter. L’ipotesi “non c’è” hanno fatto sapere. Anche perché con ogni probabilità un Conte ter finirebbe con ridimensionare l’attuale premier. Per questo nei giorni scorsi ha sfidato apertamente Renzi: se ci sarà la crisi sarà il parlamento ad avere l’ultima parola. Ma in questo caso le possibilità di Conte per rimanere in sella si avvicinerebbero allo zero. Proprio per questo Conte si è detto sempre disponibile “all’ascolto delle forze che sostengono il governo”. “A breve – ha concluso facendo riferimento al Recovery plan – ci ritroveremo con tutte le forze di maggioranza per operare una sintesi complessiva, che valga a selezionare gli investimenti e le riforme più utili a modernizzare il Paese. I 209 miliardi che l’Europa ci mette a disposizione sono risorse ingenti, ma le nostre scelte devono essere ben ponderate”.
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