Il re delle discoteche Francesco Susca scuote il capo. “Con il Silb stiamo valutando l’ipotesi di fare ricorso. Ma l’attività del Tar ad agosto si blocca. Non sappiamo quanto valga la pena proseguire in questa direzione”, afferma
Francesco Susca, titolare tra le altre della Praja di Gallipoli, non le manda a dire. Anzi. Gli abbiamo parlato stamattina. E la sua delusione era palpabile.
“Cosa devo dire? È palese che si tratti di una ingiustizia. Non è più un problema sanitario, ma politico. E la cosa peggiore è che ci hanno illuso fino all’ultimo”, aggiunge Francesco Susca.
“Eravamo quasi certi che avremmo potuto riaprire a partire dal 6 di luglio. Purtroppo però l’autorizzazione a ballare all’aperto è diventata un’istanza della destra. In maniera incomprensibile”.
Ė affranto Francesco Susca.
E lo siamo anche noi.
Dati alla mano il 50% della popolazione italiana viene tagliato fuori da tutti i momenti sociali fino a quando non sarà vaccinato.
La strada per la uscita dalla pandemia sicuramente è la vaccinazione Ma le modalità messe in atto per indurre italiani a vaccinarsi sono bislacche (qui il nostro commento)