Il Green Pass, secondo il Corsera, sarà probabilmente introdotto pure per andare al bar. All’italiana, chiaro. Quindi con un contorto piano di controlli che vedrebbe ancora responsabile in buona parte il gestore e non le forze dell’ordine. In tutto ciò, si parla di multe salate per chi non rispettasse le ipotetiche nuove (folli) regole
Di fronte al rischio di una quarta ondata di Covid-19, pare che martedì verrà deliberato un nuovo decreto. E che il green pass sarà obbligatorio per muoversi.
Ribadisco, sono voci di corridoio. Riportate però dal Corriere della Sera di oggi.
Che cosa potrebbe cambiare? Che il certificato che dimostri che si è bi-vaccinati, guariti o “tamponati” con esito negativo da 48 ore sarà essenziale per salire su treni, aerei e navi, per avere una vita sociale (cinema, concerti, stadi, palestre, piscine e discoteche quando riapriranno) e anche per andare a fare la spesa nei centri commerciali.
Bar e ristoranti si teme verranno coinvolti nelle nuove misure: si ipotizza il green pass anche per prendere il caffè e andare a pranzo o a cena fuori. Ma se uno fosse in attesa di vaccinarsi? Mi pare poco democratico. Non basta: nei ristoranti potrebbe tornare il limite delle quattro persone allo stesso tavolo (superabile da due famiglie diverse che mangino insieme).
Chi contravvenisse sarebbe multato pesantemente. Ma, in caso passasse quest’idea balorda, alle forze dell’ordine spetterebbero solo gli eventuali controlli, invece la verifica del green pass sarebbe affare dei gestori dei locali. Assurdo.
Chi sta al Governo evidentemente non ha mai lavorato in un bar o ristorante.
Vi immaginate che code per un caffè? Non è praticabile. Punto.
Infine, sembra che lo stato di emergenza sarà prolungato fino alla fine dell’anno e non solo fino a settembre.
Che dirvi? Io sono perplessa. Molto. Capisco la logica alle spalle, ma non la condivido.