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Giro del mondo in birra: Benin e la medaglio d’oro al ‘Monde Selection’

Il Benin, uno dei Paesi più poveri dell’intero continente africano, conta un unico marchio di birra: la Benoinoise. Forse sconosciuta ai più, ma ti sorprenderà sapere che è stata vincitrice della medaglio d’oro per tre anni consecutivi al ‘Monde Selection’ di Bruxelles.

Una birra probabilmente sconosciuta anche a tanti appassionati di prodotti brassicoli, ma che è riuscita a farsi apprezzare anche all’estero, addirittura in Belgio, una delle culle mondiali della birra. In quel di Bruxelles infatti la Beninoise ha vinto la medaglia d’oro per tre anni consecutivi

Tutti coloro che non fanno parte dell’ampia schiera di appassionati di prodotti brassicoli o che hanno una conoscenza limitata di questi prodotti, restano sorpresi nello scoprire che la birra viene prodotta anche in Paesi insospettabili. Questo è dovuto al fatto che il risultato della fermentazione dei cereali è conosciuta dall’uomo fin da tempi antichissimi, ben prima del vino ad esempio.

Un dato di fatto confermato anche da recenti scoperte archeologiche: in Egitto è stato infatti riportato alla luce quello che, almeno finora, è il birrificio più antico del mondo: risale al 3000 a.c., ovvero ai tempi dell’Antico Egitto, ed è situato all’interno dell’ampio sito funerario di Abydos, lungo le sponde del Nilo, 450 km circa a sud della capitale Il Cairo.

Il fatto che questo fosse stato costruito all’interno di una necropoli non è affatto casuale. La birra veniva infatti utilizzata non solo come bevanda, ma anche per i riti funebri e sacrificali: questo da parte di un popolo che nella propria cultura aveva assegnato un ruolo centrale a questi due rituali.

Per questo motivo non deve stupire il fatto che anche oggi la birra venga prodotta artigianalmente e consumata da diverse popolazioni del continente africano rivestendo un ruolo importante nelle tradizioni di alcune di queste. Vi sono inoltre Paesi nei quali per la produzione della bevanda vengono utilizzati anche cereali tipici di quella terra sconfinata: in Mali, ad esempio, si utilizza il miglio.

L’Africa quindi costituisce potenzialmente un grande mercato per i prodotti brassicoli che, per ora, si è sviluppato nei Paesi con un’economia più sviluppata come il Sudafrica. Questo però non ha bloccato l’interesse dei colossi del settore, come Heineken e c, per altre Nazioni e altri mercati.

In modo particolare il secondo, molto attivo nel continente da decenni, per rinforzare la propria presenza ha anche avviato delle piantagioni di cereali per produrre le proprie birre utilizzando anche materie prime locali. Come abbiamo visto in un precedente articolo del nostro viaggio avviene, per esempio, in Angola: lo stesso discorso vale per il Benin.

Il gruppo francese infatti dal 1994 è proprietario dell’unico marchio di birra di questo Stato, uno dei più poveri dell’intero continente: la Beninoise. Castel infatti, oltre a controllare il birrificio situato nelle vicinanze di Cotonou, una delle città più importanti del Paese, ha realizzato delle piantagioni di cereali nelle zone circostanti allo stabilimento con cui realizzare questo prodotto che si trova sul mercato interno dal 1958. La Sobebra (societè beninoise de brasserie) dà lavoro ad oltre mille persone (in Benin il 55% dell’alcol consumato deriva dalla birra) occupandosi anche della distribuzione di marchi rinomati come Guinness.

Beninoise birra Benin

LA BENINOISE 

Per quanto riguarda la Beninoise si tratta di una lager a basso contenuto alcolico: 4,4%. Di colore dorato limpido, presenta una discreta effervescenza ed una sottile schiuma bianca. Con profumi di cereali e frutta, mette in evidenza gli aromi dolci dati dal malto.

Una birra probabilmente sconosciuta anche a tanti appassionati di prodotti brassicoli, ma che è riuscita a farsi apprezzare anche all’estero, addirittura in Belgio, una delle culle mondiali della birra. In quel di Bruxelles infatti la Beninoise ha vinto la medaglia d’oro per tre anni consecutivi (dal 2017 al 2019) nell’ambito dell’importante concorso internazionale ‘Monde Selection’ la cui giuria è composta da alcuni dei massimi esperti del settore.

Beninoise medaglia d'oro birra

La birra del Benin’, come riporta con orgoglio il sito web dell’azienda, costituisce davvero un’altra prova di come questa bevanda sia davvero prodotta anche in Paesi ai quali nessuno penserebbe. Se vi aggiungiamo che è stata premiata in Belgio, questo vuol dire che si tratta di un prodotto di qualità: ennesima dimostrazione di come la cultura brassicola si stia ben radicando anche in questo sterminato continente.

Nicola Prati
Nicola Prati
Classe 1981. Subito dopo la maturità classica, inizia a collaborare con la ‘Gazzetta di Parma’ (2000): una collaborazione giornalistica che durerà otto anni. Contemporaneamente, dal 2005 al 2008, fa parte dell’ufficio stampa del Gran Rugby Parma. Successivamente, fra le altre esperienze lavorative, quella nell’ufficio comunicazione interna di Cariparma Credit Agricole e nella direzione relazioni esterne del gruppo Barilla. Le sue due più grandi passioni sono tutti gli sport e la musica. A queste, si aggiungono la lettura, i viaggi e la cucina. Collabora con ApeTime da gennaio 2021.

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