Quali sono gli otto tipi di bicchieri da birra più comuni? E quanti gli stili birrari che si abbinano alla perfezione?
Fino ad ora abbiamo sempre parlato delle caratteristiche peculiari di ogni birra, spiegando i differenti profili aromatici e gli abbinamenti gastronomici che, come noto, sono molto diversi fra di loro a seconda che si tratti di una stout o di una weiss o di una bevanda che esalta in modo particolare le note del malto anziché quelle del luppolo.
In questo articolo, invece, vogliamo porre l’attenzione su un altro aspetto molto importante che riguarda il mondo della birra: la tipologia di bicchiere da abbinare ai differenti prodotti brassicoli per esaltarne tutti gli aromi e i profumi e regalarsi così un’esperienza gustativa ed olfattiva unica.
Un aspetto, questo, la cui centralità è cosa nota agli appassionati della bevanda mentre per altri potrebbe essere un aspetto marginale: ma non è così, anzi è un elemento centrale per esaltare le qualità di quello che si degusta. Vediamo quindi quali sono le otto tipologie più comuni e per quali stili birrari sono state ideate.
Mug (boccale)
Si presenta in due formati: da 50cl o 1l, ovvero quelli tradizionali dell’ Oktoberfest di Monaco di Baviera. Grazie al consistente spessore del vetro ed alla presenza di un manico, nonostante l’ampiezza, la temperatura della birra si mantiene fredda per diverso tempo. Ottimo per le birre britanniche e americane, oltre che, ovviamente, per le lager tedesche e ceche.
Flute
Come si evince dal nome, questo bicchiere è simile a quello impiegato per lo champagne. Grazie al suo design lungo e stretto, che consente un contatto molto ridotto fra l’aria e la birra, una grande quantità di bollicine viene preservata durante tutta la degustazione: ideale quindi per le bevande molto gassate e per quelle preparate con lieviti per champagne quali deus, rèmes e sour.
Calice
A differenza del flute, questo è un bicchiere largo, adatto per le birre trappiste come quelle belghe. Montato su un piedistallo corto, presenta una coppa leggermente ricurva che le permette di far evaporare con rapidità le bollicine e di avere una bella schiuma che cattura tutti gli aromi. Il calice è ideale per bere anche altre bevande brassicole dalla forte gradazione alcolica e dall’intenso profilo aromatico quali le imperial stout e le imperial ipa.
Weizen
Quasi sempre disponibile solo nel formato da 50 cl: è caratterizzato da un design particolarmente lungo che si allarga progressivamente dalla base alla sommità. Dal nome si evince chiaramente come sia stato ideato esclusivamente per le weiss, ovvero le birre bianche tedesche molto frizzanti e con un’abbondante schiuma.
Pinta
Largo e con un piccolo arrotondamento nella parte superiore, questo bicchiere risulta molto facile da maneggiare e permette di creare una grande schiuma cremosa. Per questo motivo, si sposa benissimo con queste tipologie: stout, ipa, porter, pale ale, american lager e brown ale.
Tulipano
Il tulipano (o tulipe) deve il nome alla sua particolare forma che ricorda il celebre fiore: ampio nella parte inferiore, si stringe in quella superiore per bloccare gli aromi e creare una bella schiuma. Presenta anche una leggera curvatura che facilita il contatto con le labbra rendendolo più adatto per contenere anche alcune birre frizzanti. Il gambo è di solito corto e impedisce al bicchiere di scaldarsi troppo. Adatto a molti stili come: India pale ale,, saison ipa, scotch ale, pale ale, bière de garde e belgian ale.
Ballon
Pensato prendendo spunto da quelli ideali per i vini fermi, il bicchiere si chiude su se stesso per preservare al meglio tutti gli aromi. Alcuni birrifici lo hanno realizzato anche senza stelo: questo lo rende perfetto per le birre forti, aromaticamente molto complesse, le quali possono essere degustate meno fredde delle altre. Consigliato per bevande con una gradazione alcolica superiore al 10% quali barleywine, scotch ale, triple e quadrupel.
Teku
Per molti è il jolly dei bicchieri da birra dato che riprende alcune delle migliori caratteristiche di quelli citati in precedenza: possiede infatti un lungo gambo che consente alla bevanda di non scaldarsi rapidamente, la forma a tulipano per un migliore accostamento alle labbra e la base ampia che si restringe gradualmente nella parte superiore per concentrare gli aromi e avere una schiuma perfetta.
Per concludere, è necessario però sottolineare due aspetti generali. Il primo è che ogni stile birrario può adattarsi a più di un tipo di bicchiere, le cui forme possono poi essere interpretate con sfumature diverse: molti birrifici, infatti, hanno dei propri tipi di calice da abbinare alle diverse birre che producono, modelli che spesso si differenziano da quelli usati dagli altri birrai per le medesime tipologie.
Il secondo è che i canoni in base ai quali si assegna una determinata coppa ad una categoria birraria non sono solo i criteri di valorizzazione delle caratteristiche sensoriali di ciascuna bevanda brassata, ma, in parte, anche le consuetudini e le tradizioni storiche delle regioni di produzione.
La regola generale però vuole che le birre dalla carica aromatica più ampia e complessa necessitino di recipienti dal corpo e dall’apertura più ampi (quali coppe, calici, tulipani, teku e ballon) al fine di valorizzare l’articolato profilo di fragranze e sapori.
Le bevande meno complesse, invece, si adattano meglio alle forme più alte e snelle (quelle cilindriche, come, ad esempio, il weizen, il bicchiere in cui viene servita la weiss) che agevolano il passaggio verso l’alto dei loro profumi, fini e delicati, che tendono in quanto tali a disperdersi rapidamente.