Mosè Giordani, bar manager del Rex di Firenze, ama usare la grappa. Non a caso l’ha utilizzata sia lo scorso anno, sia in questa sesta edizione della Florence Cocktail Week per più di un drink. E con successo.
“Perché uso la grappa? Perché mi permette di proporre ai clienti qualcosa di diverso dai classici Gin Tonic e Negroni. Ma non basta”, spiega Mosè Giordani.
“Inoltre, è un prodotto che rappresenta la nostra tradizione, con aromi e note diverse a seconda delle vinacce e delle botti utilizzate e dal tipo di invecchiamento. Un distillato che resta tutt’oggi sottostimato tra i bartender a causa del falso mito che sia un prodotto difficile da miscelare. In realtà, basta conoscerla per creare rivisitazioni di classici capaci di colpire il pubblico. Sconsiglio di avvicinare i clienti invece con drink signature, eccezioni a parte”, conclude.
La ricetta del ThèPiache? di Mosè Giordani
Tecnica: Swizzle/Churn Bicchiere: Tazza da thè Ingredienti: 4,5 cl Grappa Extrafina Nardini 4,5 cl tepache home made 1,5 cl Succo di limone 1,5 cl “Carnival” Syrup (sciroppo di agave & thè al coriandolo) Top Ginger Ale Alpex
Mixology Expert è giornalista freelance, docente e consulente per aziende e locali. Ha iniziato la sua carriera con il mensile Bargiornale e, seppur con qualche variazione sul tema, si è sempre occupata di bar, spirits e cocktail. Oggi scrive di mixology e affini su VanityFair.it e Il Messaggero.it.
Chiamata spesso come giudice di concorsi di bartending, ha ideato e condotto il primo master di Spirits and Drinks Communication.
Da novembre 2019 è la responsabile della sezione bere miscelato del nostro ApeTime Magazine.
Per 15 anni è stata la prima firma in ambito mixology del mensile Mixer, organo di stampa della FIPE, per il quale ha ideato diverse rubriche, tra cui il tg dell'ospitalità (Weekly Tv) e History Cocktail, ancora attive e oggi in mano agli ex colleghi di redazione.