Luandina, la birra portatrice di un importante messaggio sociale: una storia che arriva dall’Angola.
La prima birra interamente prodotta in questo Paese, la pils Luandina, è infatti un omaggio alle donne angolane e a quello che dovrebbe essere il loro ruolo all’interno della società che invece è ancora fortemente permeata da una cultura maschilista. Ma partiamo dall’inizio.

Nel 2017 il Gruppo francese Castel, attivo in Africa sia nella produzione che nella distribuzione di vino e birre ed uno dei leader mondiali del settore, per ampliare ulteriormente il proprio volume d’affari in Angola, dove investe da quasi 30 anni e ha creato circa 5mila posti di lavoro, ha acquistato numerosi terreni agricoli per la produzione di mais situati nella vicinanze della capitale Luanda.
Il territorio dell’ex colonia portoghese, indipendente dal 1975, infatti è ricco non solo di risorse energetiche e minerarie che negli ultimi anni, grazie a partnership commerciali con Paesi come la Cina, hanno permesso all’Angola di far registrare il più alto tasso di crescita delle Nazioni del continente africano, ma abbonda anche di terreni coltivabili con un grande potenziale agricolo per la coltivazione di cereali.
I terreni adatti alla coltura del mais e un clima caldo che consente di effettuare due mietiture all’anno sono alla base dell’avvio della produzione della prima birra interamente realizzata con l’utilizzo di sole materie prime del Paese, fatto che consente al Gruppo Castel anche un notevole risparmio sulle importazioni.
Fazenda Socamia, fondata nel 2017 per dare vita a questo progetto, è situata nella regione di Malanje lungo il corso di un importante fiume quale il Kwanza: qui si trovano gli 800 ettari di terreno coltivati per produrre circa 3 mila tonnellate di mais all’anno la maggior parte delle quali viene macinata grossolanamente in granaglie utilizzate nella produzione della Luandina.

Il nome della birra è frutto di una scelta precisa nata dalla collaborazione fra il Gruppo Castel e la società Webb DeVlam specializzata nella creazione di brand. Luandina, come abbiamo visto, è infatti un omaggio a tutte le donne vittime di violenze a causa di una società ancora maschilista come quella angolana, al loro ruolo nella società e al rispetto a loro dovuto.
Si tratta di una pilsner che, come tutte le birre di questa tipologia, ha una bassa gradazione alcolica. Di un bel giallo paglierino, moderatamente frizzante, rifacendosi a quelle prodotte in Repubblica Ceca, culla dello stile birrario, mette in risalto l’aroma del luppolo e presenta note amare.

Attualmente è prodotta solo per il mercato interno, ma il Gruppo Castel, come spiegato dal manager di Fazenda Socamia Sebastien Ducroquet, vuole aumentare gli investimenti nel prodotto ed esportarlo non solo in Africa. Chissà magari un giorno anche in Italia potremo assaporare una Luandina, magari apprezzandola soprattutto per il messaggio sociale di cui è portatrice in una terra molto dura per i diritti civili delle donne




