HomeCuriosità#IOESISTO: se nei bar fossero legali droghe leggere e prostituzione?

#IOESISTO: se nei bar fossero legali droghe leggere e prostituzione?

Cosa ne pensate dell’ipotesi di concedere ai locali la licenza per droghe leggere e prostituzione? Sono i punti chiave del manifesto di #IOESISTO

Legalizzazione delle droghe leggere e dei bordelli. Ecco i nuovi business da cui il movimento #IOESISTO vuole trarre linfa per la ripresa del mondo dell’ospitalità

Se oggi cercate sul web #IOESISTO non trovate nulla di ufficiale. Ma nonostante non esistano ancora pagine social del movimento, la notizia gira da qualche giorno di voce in voce.

#IOESISTO

LA NOTIZIA

Un gruppo di imprenditori e professionisti dell’ospitalità, della cultura, dell’arte e della comunicazione è attualmente impegnato nella fondazione di un nuovo movimento politico, culturale e ideologico. “#IOESISTO si propone di apportare un reale cambiamento nella vita del Paese. Sanità, scuola, cultura e ospitalità devono tornare al centro delle attenzioni dello Stato. Noi vogliamo agevolare la ripresa e il cambiamento con misure concrete, che aiutino il PIL e permettano l’aumento dei posti di lavoro. A partire dalla legalizzazione delle droghe leggere. Una misura che implicherebbe la riconversione dei bar falliti. E a partire dall’apertura delle case chiuse in sicurezza”, anticipa Florestano Morroni, tra i fondatori di #IOESISTO. Che è a disposizione per chiarimenti e informazioni.

 

INTERVISTE

Nicole Cavazzuti
Nicole Cavazzuti
Mixology Expert è giornalista freelance, docente e consulente per aziende e locali. Ha iniziato la sua carriera con il mensile Bargiornale e, seppur con qualche variazione sul tema, si è sempre occupata di bar, spirits e cocktail. Oggi scrive di mixology e affini su VanityFair.it e Il Messaggero.it. Chiamata spesso come giudice di concorsi di bartending, ha ideato e condotto il primo master di Spirits and Drinks Communication. Da novembre 2019 è la responsabile della sezione bere miscelato del nostro ApeTime Magazine. Per 15 anni è stata la prima firma in ambito mixology del mensile Mixer, organo di stampa della FIPE, per il quale ha ideato diverse rubriche, tra cui il tg dell'ospitalità (Weekly Tv) e History Cocktail, ancora attive e oggi in mano agli ex colleghi di redazione.

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