Fra le prime barlady in Sicilia a conquistare uno spazio da protagonista dietro il bancone, in un settore ancora oggi in gran parte “maschile”, Valentina Notaro del Menefod di Termini Imerese (PA) è l’unica donna fra i soci fondatori di ABS Professional (Associazione Bartending Sicilia), di cui è referente per la Sicilia centrale e le Madonie.
Visto il percorso professionale, la sua esperienza rappresenta un riferimento importante per chiunque voglia emergere in una professione difficile come quella del bartender. Ecco i suoi suggerimenti nella nostra intervista.

A 13 anni, dopo un’esperienza da commessa, mi ritrovai in un bar e subito capii che era quello il lavoro che volevo fare. A quell’epoca – sono passati un po’ di annetti… – era un lavoro prettamente maschile, ma io avvertivo che il mondo dei cocktail era una parte imprescindibile del lavoro in un locale. Dopo un paio di anni mi ritrovai dietro il banco di un lounge bar: fu un’esperienza fantastica, ero lì solo come barback ma ero una vera e propria spugna, ogni sera registravo immagini e informazioni. Da allora non ho più abbandonato il mondo della mixology.
Quali sono le capacità e le conoscenze necessarie per una buona barlady?
Penso che per qualunque barman, oltre ovviamente a una buona conoscenza dei prodotti, siano fondamentali l’empatia e la capacità di far sentire il cliente a proprio agio come a casa sua.

Ho sofferto il periodo del Covid 19: prima il lockdown, mesi interi lontani dagli shaker mentre percepivo la sofferenza di tutta la categoria, dagli imprenditori ai dipendenti; poi l’interminabile stagione dell’asporto, del green pass, delle limitazioni… Ironia della sorte, però, il periodo più brutto mi ha anche regalato la soddisfazione più bella.
Ovvero?
Una piccola intuizione messa in atto in 24 ore: un pacchetto “drink delivery”. Il giorno successivo avevamo già venduto più di 150 cocktail a domicilio. Per tutto il periodo del lockdown mi ha regalato il calore dei clienti, ricordo i tag e i video dei ragazzi che da casa mi ringraziavano per quell’attimo di piccola normalità…
Valentina Notaro: “Imparate da chi ha più esperienza ma non rinunciate alla vostra personalità”
Alla luce della tua esperienza, quali consigli daresti a chi vuole intraprendere la professione di barman?
Ho sempre cercato di tenermi aggiornata e di studiare il più possibile. Non ho avuto la fortuna di lavorare accanto a grandi professionisti che mi facessero da “maestri”, ma a chi avesse la possibilità di farlo, suggerisco ovviamente di assorbire tutto da chi ha più esperienza, di avere rispetto per i professionisti ma senza rinunciare alla propria personalità. Ciò che rende speciale un drink e che fa innamorare il cliente è un unico ingrediente segreto: l’amore che ognuno di noi trasmette attraverso un bicchiere.

Sicuramente lo Champagne Cocktail: semplice ma con un tocco caldo, un po’ dolce e un po’ amaro e con tante bollicine spumeggianti. Proprio come sono io: spumeggiante ed estrosa, sempre alla ricerca dell’innovazione, amara e critica con me stessa ma pronta ad accogliere i clienti al bancone con calore e dolcezza.




