HomeCittà e AperitivoAperitivo a Napoli, 3 nuovi locali da non perdere. Tra vino e...

Aperitivo a Napoli, 3 nuovi locali da non perdere. Tra vino e cocktail

Novità nello scenario dei locali a Napoli, che si è arricchito in questa stagione con l’inaugurazione di nuove e interessanti insegne.

Fra cocktail bar e wine bar, ecco tre freschi “must” scelti da ApeTime per ogni amante del buon bere nel capoluogo partenopeo.

I 3 nuovi locali per l’aperitivo da non perdere a Napoli.

Anthill Cocktail Bar

Nuova creatura di Giuseppe Iannotti, chef patron del Kresios di Telese Terme (due stelle Michelin), Anthill si trova all’ultimo piano di Gallerie d’Italia di Intesa SanPaolo, nel palazzo di via Toledo ex sede del Banco di Napoli.

La carta punta in particolare su cocktail classici e signature d’autore accompagnati da una buona scelta di tapas salate e dolci pensate dall’executive chef Antonio Grazioli, che da tempo collabora con Iannotti al vicino Luminist.

La lista cocktail viene presentata in una confezione che ricalca quella della tachipirina, come a sottolineare gli effetti benefici di un buon drink contro le ansie della vita quotidiana.

Intrigante anche il racconto dei 10 signature in carta, attraverso riferimenti a personaggi e aneddoti legati alla cultura napoletana e campana tratti dalle fiabe del “Cunto de li cunti”, opera letteraria di epoca barocca. Ecco quindi drink come Bestemmia della Fata, Lacrima di Cristallo o Medicina di Mastro Grillo.

Il tutto da degustare in un ambiente con vista bancone all’interno, oppure con vista mare e sulla Certosa di San Martino all’esterno.

N’express

Ricavato negli ambienti di un’antica macelleria, di cui sono state conservate le vestigia, N’express si trova in una zona lontana dai classici flussi della movida e del turismo a Napoli, di fronte all’Università Federico II.

Il format nasce da un’idea di tre ragazzi di 26 anni che, dopo varie esperienze (uno come chef, gli altri due come bartender) nelle cucine e dietro ai banconi di mezza Europa, hanno deciso di creare un locale basato sulle contaminazioni: fra tradizioni e culture di Paesi diversi, ma anche fra cibo e drink.

Risultato? Un menu che è una continua scoperta di nuovi sapori: otto i cocktail in lista, quattro dei quali vengono espressamente abbinati a uno dei piatti della proposta food, anche in ottica antispreco.

Così, ad esempio, la parmigiana di melanzane viene rivisitata sottoforma di cannolo di parmigiano farcito con crema di melanzane, provola e pomodoro candito, la cui polpa costituisce la base per un twist del Margarita condito con lo stesso olio al basilico utilizzato per il piatto.

Se però non ve la sentite di sperimentare creazioni tanto originale e dall’ispirazione “esotica”, niente paura: sono disponibili anche i cocktail classici.

La Fesseria Wine Bar

“Filiazione” dell’omonimo cocktail bar aperto sei anni fa pochi passi più in là, orientata però verso il mondo del vino anziché quello dei cocktail, La Fesseria Wine Bar punta in particolare sui vini naturali e su una semplice proposta food, pensata per accompagnarne la degustazione.

Non cambia invece la squadra che anima il locale, la stessa che, in questi anni, ha reso il piccolo cocktail bar di via Paladino – “‘na fesseria” di 32 metri quadrati, un bancone e qualche sgabello – un punto di riferimento della “street drink culture” partenopea.

Così, che abbiate voglia di un drink miscelato oppure di un calice di vino, per l’aperitivo nel centro storico ora non avete che l’imbarazzo della scelta.

Leggi anche:

Napoli, ecco il cocktail per il terzo scudetto. E non è uno Spritz azzurro

Stefano Fossati
Stefano Fossati
Redattore del tg Bluerating News, collaboratore delle testate economiche di Bfc Media, di Mixer Planet e naturalmente del Magazine ApeTime.

Aziende • Prodotti • Servizi

VINO

Dolce Salato