Città spumeggiante sul piano artistico e creativo, Catania non delude nemmeno sul fronte della miscelazione. Almeno da qualche anno a questa parte.
Sì, perché il capoluogo etneo vanta una proposta di cocktail bar di qualità davvero interessante, con una serie di locali con diverse personalità e caratteristiche ma accomunati dall’attenzione e dalla passione per la mixology.
Siamo andati a fare un piccolo tour alla scoperta dei migliori cocktail bar di Catania. Ecco che cosa abbiamo trovato.
Circus
Drink d’autore, con prodotti home made, nel segno della Sicilia. Ecco la proposta del Circus Cocktail Bar, una mecca del bere miscelato di Catania.
Inaugurato 5 anni fa in una zona centrale ma fuori dai circuiti battuti, Circus punta su cocktail con ingredienti del territorio.
“Con i nostri drink vogliamo regalare un viaggio attraverso le eccellenze della Sicilia, dagli spirit alla frutta”, puntualizzano i titolari del Circus, Graziano e Giovanni Torre.
In carta, nove referenze fra signature e twist on classic, ognuna a rappresentare uno dei capoluoghi di provincia della Sicilia, integrate nel corso dell’anno da alcune proposte fuori carta. E affiancate dai classici, per una riscoperta dei cult “dimenticati” negli ultimi anni. Senza scordare i “best seller” delle precedenti liste.
Fra i signature, il catanese Seltz Limone e Sale, interpretazione della classica bevanda a base di limone, seltz e sale venduta nei chioschi sparsi un po’ in tutta la città. E poi il Garibaldi 2.0, con Etna Bitter, soda alle arance e miele millefiori.
Caratteristico del Circus è pure l’ambiente, con riferimenti al mondo circense in omaggio al nome del locale. Che è un vero “circus” di nome e di fatto, proponendo un calendario di serate-spettacolo “Circus Comedy” con protagonisti artisti siciliani emergenti (e non solo). Tutte a ingresso libero (pagando la consumazione, ovviamente). E il venerdì sera, spazio al dj set.
Incentrato sulla mixology, da Circus il food è solo un accompagnamento ai drink: ecco quindi taralli e olive ad accompagnare la bevuta. Che merita. Perché non è così comune poter sorseggiare la Sicilia in ogni cocktail.
Dna Cocktail Room
Ha solo 35 posti a sedere, ma vale la pena di andare ad accaparrarsene uno se ci si trova nella zona di Catania. Perché il Dna Cocktail Room a Nicolosi, sulle pendici dell’Etna, non è un locale qualunque.
Innanzi tutto perché è un secret bar (nascosto dietro al ristorante tematico in stile giungla Gorilla) che punta sulla mixology di qualità.
La bottigliera dà spazio in primo luogo al whisky, tanto che potremmo definire il Dna un whisky bar. “In realtà, con 400 bottiglie a disposizione e potendo contare su un team di bartender preparati, possiamo soddisfare le esigenze di qualunque cliente“, spiega Alfonso Monaco, titolare del locale.
Ma le particolarità del Dna Cocktail Room non finiscono qui. Originale e divertente la drink list cartacea, ispirata ai quaderni di scuola. All’interno ci sono 12 signature studiati e realizzati con grande cura, ma come detto c’è la possibilità di bere tutti i classici e anche di chiedere personalizzazioni in base ai propri gusti.
Non è tutto: fra i signature cocktail ce n’è uno particolare. L’Almost Lucky (“quasi fortunato”), un twist del Clover Club (con gin Tanqueray N° Ten, frutti rossi, honey mix, limone e top di velluto di albicocca), è infatti chiamato così non a caso: “I clienti che ordinano questo drink – racconta il bar manager Antonio Grasso – possono scegliere un numero da zero a 30. Se azzeccano quello vincente, ricevono una versione leggermente diversa del drink (con un quadrifoglio anziché un trifoglio disegnato in superficie con polvere di menta) e soprattutto una busta con all’interno un buono per un premio, che a seconda delle occasioni può essere una consumazione gratis, una bottiglia di un distillato o altro ancora”.
Ciò che più conta, comunque, è che al Dna si beve bene. Molto bene. Ed essendo il locale strettamente connesso al ristorante Gorilla, non manca la possibilità di accompagnare i drink con una scelta di piatti, dalle pizze agli hamburger. Il tutto in un’atmosfera elegante e accogliente, frequentata anche dai militari americani di stanza nella vicina base Nato di Sigonella. Un indirizzo da appuntarsi assolutamente se abitate o se vi trovate a passare nella zona etnea.
Bohème
Entri al Bohème Mixology Bar, nel pieno centro storico di Catania, e ti sembra di accomodarti in un classico salotto siciliano, di quelli di una volta, che nelle case venivano aperti solo quando arrivava un ospite importante. Ed è proprio ciò che gli artefici di questo cocktail bar, fra i più rinomati della città etnea, volevano mettere a disposizione dei loro clienti: un salotto dove trascorrere momenti piacevoli ed essere “coccolati”.
Per questo, gran parte degli arredi è frutto di una continua ricerca fra rigattieri e annunci di vendita di mobili provenienti da vecchie case della Sicilia. Ed è ancora per questo che al Bohème, aperto a febbraio 2016 e pioniere nella riscoperta della miscelazione di qualità a Catania, non c’è una drink list. Nè cartacea nè digitale. Perché qui i cocktail vengono realmente personalizzati in base ai gusti di ogni singolo cliente.
“Sin dall’inizio abbiamo voluto condividere la ‘cocktail experience’ con i nostri clienti”, spiega ad ApeTime Salvatore Longo, contitolare del Bohème Mixology Bar. “Questo non significa che imponiamo il drink che abbiamo stabilito essere il più adatto al profilo di ognuno, ma che ci impegnamo a fondo nel capire le esigenze di ogni cliente e nello studiare il drink che sappia soddisfarle. Comunicandogli dal primo momento che i prezzi vanno dagli 8 euro degli analcolici ai 12 euro della maggior parte dei cocktail fatti con i nostri cordiali e prodotti di laboratorio (distillati, liquori, aromi essenziali…). Certo, questa impostazione comporta un grande sforzo da parte nostra, però dopo quasi otto anni abbiamo raccolto una serie di feedback che ci facilita nel lavoro”.
Un lavoro reso possibile da un team di sette barman (fra cui i tre soci) che si alternano dietro al bancone ma anche nel laboratorio dove vengno creati molti degli spirit e i prebatch utilizzati al Bohème.
Che, tra l’altro, ha da poco allargato sia gli spazi sia la proposta grazie alla riconversione di una parte degli ambienti un tempo destinati al magazzino e allo stesso laboratorio, proprio di fronte al locale.
“L’idea – continua Longo – è quella di un emporio con annesso uno spazio food, per l’aperitivo o per la cena, con un menu di 12 piatti (divisi fra freddi, ‘fumanti’ e fritti) a metà strada fra tapas e ristorazione. Tutti strettamente legati alla cultura gastronomica siciliana, da noi rivisitata senza snaturarne le ricette”.
Qualche esempio? “Una nostra versione dell’arancino, bastoncini di baccalà, pane con ragù della nonna, ma anche – per l’aperitivo – un assortimento di quattro bruschette con ingredienti diversi. I prezzi? Dai 6 ai 14 euro, a eccezione del nostro piatto ‘gioiello’, la tartare di gambero rosso di Mazara riserva Giacalone, non a caso detto ‘l’oro del Mediterraneo’, che si posiziona su un livello superiore”.
L’obiettivo è unire il mondo della cucina con quello della miscelazione. “Il nuovo Bohème L’Emporio – conclude il contitolare – non è un’entità a se stante ma una vera e propria estensione del Bohème: si può bere e mangiare senza alcuna distinzione al di qua o al di là della strada.
C’è anche un bancone food, al quale ci si può sedere per mangiare, proprio come ci si siede al bancone del bar per bere un drink. E dove lo chef, esattamente come un bartender, interagisce con gli ospiti per mostrare la finitura del piatto o per la preparazione dei freddi”.
Oliva.co
Fra i locali in cui bere cocktail di qualità a Catania, Oliva.co Cocktail Society è decisamente particolare.
Non foss’altro per l’abbinamento fra drink classici e twist on classic con tapas di ispirazione latinoamericana. Una scelta originale e assolutamente interessante.
Nato nel 2019 nel centro di Catania, Oliva.co è infatti un tapas cocktail bar strutturato in due aree: all’ingresso quella dedicata al bistrò, sulla sinistra la zona cocktail bar dominata dal bancone e arredata nello stile di un classico salotto di casa. E non manca il dehors all’esterno.
L’OFFERTA
La carta punta sulla miscelazione classica, con i drink che hanno fatto la storia della mixology (fra i 7 e i 9 euro) affiancati da una selezione di twist on classic (dalla variante del Negroni a quella del Tommy’s Margarita, dal twist del Boulevardier a quello dell’Highball, prezzi dai 9 euro in su). Mentre il menù food cambia due volte l’anno, la drink list si rinnova 3-4 volte all’anno, grazie anche alla continua ricerca del bar manager e co-titolare Carmelo Buda.
Ma Oliva.co non è solo miscelazione, come sottolinea Alexa Vaiasicca, titolare del locale insieme con il marito Carmelo Buda: “Ai cocktail affianchiamo una proposta food basata su tapas mediterranee ma anche messicane e colombiane (Alexa è originaria della Colombia, ndr) con prezzi attorno ai 5 euro e hamburger (150 gr., sugli 8 euro), per un menu che si aggiorna un paio di volte nel corso dell’anno, in base alla stagione”.
Ma Oliva.co si distingue anche per essere il punto di riferimento all’ombra dell’Etna per gli appassionati di tequila e mexcal. “Siamo particolarmente specializzati in distillati di agave, con una bottigliera che non ha eguali a Catania”, puntualizza Alexa.
Aperto dalle 18 alle 2 (tranne il martedì), Oliva.co è frequentato da un target fra i 25 e i 50 anni che apprezza il buon bere ma anche la contaminazione fra sapori mediterranei e latinoamericani. Una caratteristica unica, nella città etnea.
Leggi anche:
Ricette cocktail, da Giardini Naxos 2 twist on classic in versione siciliana