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Intervista a Francesco Paolo Tulumello, alias “Zio Frank”

“Per preparare il nuovo bisogna conoscere il vecchio”

Francesco Paolo Tulumello, meglio conosciuto come “Zio Frank, socio di ABS Professional, ci racconta come ha iniziato la sua carriera come barman.

Intervista a Francesco Paolo Tulumello

Raccontaci della tua carriera professionale, quando nasce il barman Francesco Paolo Tulumello?

Buongiorno dallo Zio Frank, ho fatto il mio ingresso in questo mondo molto presto, all’età di soli 14 anni mi stavo già facendo le ossa  in uno storico bar di Palermo.

Il Baby Luna era situato in una posizione strategica all’ingresso dell’autostrada, un punto di ritrovo per molti viaggiatori, questo locale è stato per me un trampolino di lancio, questo primo lavoro mi ha permesso di fare altre esperienze in altri bar della città fino ad arrivare alla mia prima stagione estiva al Villaggio “Città del Mare”. Li nacque la mia passione per il mondo dei cocktail e del bartending.

Che cosa ti piace di più del tuo lavoro?

Amo tutto del mio lavoro. La parte che mi rende orgoglioso è sicuramente quando il cliente soddisfatto per il servizio decide di ritornare.

Cosa non ti piace di questo lavoro e c’è qualcosa che cambieresti?

Non cambierei proprio nulla, l’importante che la direzione del locale sia coerente con i consigli che un barman può dare. Il fine è sempre di far crescere sempre di più il locale, offrendo qualità, cortesia e accoglienza.

Hai lavorato nei migliori locali della movida palermitana, hai un pubblico affezionato che ti segue nei tuoi spostamenti e i tuoi colleghi ti hanno definito “il barman della notte detto Zio Frank”, quant’è soddisfacente aver raggiunto questo traguardo?

Nella mia lunga carriera ho girato tanti locali, che mi hanno regalato tante soddisfazioni professionali ma anche personali.

Per citarne qualcuno: Robinson Vini – Jumeirah – Montezemolo – Albertini – e tanti altri, oggi rimangono nella storia dei miei ricordi e della movida del palermitano. La soddisfazione più grande che tutti i clienti e i colleghi che mi vogliono bene mi seguono ovunque svolgo la mia professione cercano sempre “LO ZIO FRANK BY NIGHT”.

Tutto questo mi rende orgogliosoe sono soddisfatto di quanto ho fatto e di quanto ancora faccio.

Quali sono le nuove tendenze che negli ultimi anni stanno andando per la
maggiore?

Le tendenze che stiamo vivendo negli ultimi anni sono quelle di preparare dei drink sempre più particolari come  ad esempio i cocktail molecolari, gli smoked o le spume.  In questi casi la figura del barman si è dovuta evolvere, trasformandosi un mixologist o meglio in alcuni casi in un alchimista.

Purtroppo per non esser tagliati fuori dal mercato bisogna seguire le tendenze e non rimanere indietro, ma ci tengo a dire che per preparare il nuovo bisogna conoscere il vecchio.

Quali sono le mode o i trend che ritieni possano avere poco valore professionale e altre che vale la pena di seguire?

Secondo la mia esperienza tutto quello che il mercato propone bisogna seguirlo, essere sempre aggiornato è importante, il resto lo fa il locale e la clientela stessa a guidarci su quello che va di moda.

Che ruolo svolge il barman italiano nel panorama internazionale e quale
potrebbe essere oggi il miglior percorso da intraprendere per diventare un
valido professionista?

Secondo me il barman italiano non ha nulla da invidiare a nessuno, può tranquillamente svolgere il suo ruolo ovunque. L’importante la conoscenza delle lingue straniere in modo che non rimanga indietro. La cosa più importante per diventare un valido professionista oltre alla formazione continua è solamente una, l’umiltà, quando c’è questa non si può perdere.

Quali sono le richieste più strane che potrebbero mai arrivare dai clienti e quelle dal datore di lavoro?

Richieste Strane che arrivano dai clienti sono tantissime per dirne una “un Negroni senza Ghiaccio” questo arriva solitamente da chi non ha la cultura del bere bene e non ha nessuna consapevolezza dell’equilibrio di un cocktail.

Per quanto riguarda il datore di lavoro, dico solamente che anche loro prima di aprire qualsiasi attività dovrebbero farsi tanta cultura e tanta formazione, specialmente sul rispetto del personale e delle qualifiche professionali.

Ti ringraziamo per il tempo che ci hai dedicato. Ci piacerebbe concludere con un tuo pensiero e la ricetta di uno dei tuoi cocktail.

Sono io che ringrazio la redazione di ApeTime per avermi concesso di chiacchierare con voi. Oltre a lasciarvi la ricetta di un mio cocktail voglio salutarvi con una frase che sono solito ripetere nelle serate più movimentate: “la pista è in discoteca, fuori rallenta.”

VIOLET

2cl Vodka alla pesca
1cl Vodka Neutra
1cl Triple sec
1cl Blue Curaçao
1cl Sciroppo di Granatina
1cl spuma di sciroppo di mandarino
Decorazione fantasia di stagione
Servire in una coppetta vintage

Leggi anche: Intervista a Mario Scialabba socio fondatore di ABS Professional

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