In Italia non eravamo abituati alla consumazione a tempo. Oggi invece è una realtà sempre più diffusa.
La consumazione a tempo è colpa (merito) del Covid-19. Già. In questi due anni segnati dalla pandemia si sono moltiplicati i locali che, per cercare di far girare i tavoli, hanno deciso di adottarla.
La tendenza coinvolge ristoranti stellati, ma anche restaurant cocktail bar, trattorie e bistrot. A Milano -per esempio- ha adottato la consumazione a tempo anche lo storico Ristorante Lucca di via Panfilo Castaldi, aperto solo di sera da martedì a domenica. Un locale che, oltre alla proposta food e alla carta dei vini (alcuni anche offerti al calice, come il prosecco a 7 euro), offre pure una selezione di cocktail classici (tra gli 8 e i 9 euro) da abbinare volendo a un tagliere di salumi e formaggi (in questo caso il costo è di 16 euro).
Ma ai clienti che non cenano il Ristorante Lucca impone una regola: la consumazione obbligatoria ogni 40 minuti.
Miglior Bistrot d’Italia nel 1997, nasce come ristorante e bar con sala da biliardo nel 1922. Ai tempi, era tra le prime trattorie toscane a Milano. Oggi è diviso in tre sale: Il Ristorante, Il Bistrot, La Sala Lounge (tutte disponibili per eventi privati).
Una curiosità: l’ex sala da biliardo, utilizzata a lungo come magazzino, alla fine degli anni ’90 è diventata la Sala Lounge. Dotata di un impianto di depurazione dell’aria, qui è anche possibile fumare. Diverse celebrità sono passate dal Lucca: da Giorgio Armani a Dolce & Gabbana, da Vasco a Ligabue. Il ristorante è stato usato anche come set per le riprese di diversi spot pubblicitari (tra cui quello di TIM con Sergio Castellitto).
Mixology Expert è giornalista freelance, docente e consulente per aziende e locali. Ha iniziato la sua carriera con il mensile Bargiornale e, seppur con qualche variazione sul tema, si è sempre occupata di bar, spirits e cocktail. Oggi scrive di mixology e affini su VanityFair.it e Il Messaggero.it.
Chiamata spesso come giudice di concorsi di bartending, ha ideato e condotto il primo master di Spirits and Drinks Communication.
Da novembre 2019 è la responsabile della sezione bere miscelato del nostro ApeTime Magazine.
Per 15 anni è stata la prima firma in ambito mixology del mensile Mixer, organo di stampa della FIPE, per il quale ha ideato diverse rubriche, tra cui il tg dell'ospitalità (Weekly Tv) e History Cocktail, ancora attive e oggi in mano agli ex colleghi di redazione.