Il Cosmopolitan, come lo conosciamo oggi, è un cocktail dalla storia relativamente recente, eppure ha conquistato popolarità mondiale e ha avuto un impatto culturale nella società occidentale come pochi altri drink. E oggi, 7 maggio, si festeggia la “sua” giornata.
La ricetta attualmente nota del Cosmopolitan, pubblicata nella lista Iba (con qualche piccola variazione) fra i “Contemporary Classics”, si deve al noto bartender Toby Cecchini, che nel 1988 “corresse” la formula giunta a lui. Ma a creare il drink fu nel 1975 Neal Murray alla steak house Cork & Cleaver, nel Minnesota: in pratica era un twist del Kamikaze con l’aggiunta di succo di cranberry (mirtillo rosso), che attirava subito l’attenzione per il suo colore rosa. Il cocktail divenne popolare nel circuito dei gay bar di San Francisco dopo che Murray, nel 1979, si trasferì in questa città per studiare psicologia, lavorando contemporaneamente in alcuni locali (prima come cameriere, poi come bartender) nei quali diffuse la sua ricetta e dove verso il 1985 creò anche una variante – chiamata Barbados Cosmopolitan – con il rum (Mount Gay) anziché la vodka (vedi la ricetta più in basso).

Intanto, però, nei locali di San Francisco, di pari passo con il successo del Cosmopolitan, cresceva l’abitudine di usare la più economica granatina al posto del cranberry per dargli il caratteristico colore rosa (del resto, negli anni ’80 ben pochi si preoccupavano più di tanto della qualità degli ingredienti). E fu in questa versione che il drink arrivò a New York nel 1987, portato da Paddy Mitten, un bartender inglese che nei due anni precedenti aveva lavorato in un locale di San Francisco. Versione (con la granatina, appunto) che Cecchini, quando la assaggiò, definì “orribile” (e non fatichiamo a credergli): di qui, il suo lavoro per migliorarla, essenzialmente usando la (allora) nuova vodka Absolut al limone e rimettendo il succo di cranberry in luogo della granatina, con ogni probabilità ignaro del fatto che fosse prevista dalla ricetta originale di Murray, che non conosceva.
Da Madonna a “Sex and the City”
A rendere famoso il “Cosmo” a livello mondiale furono poi soprattutto Madonna e la nota serie tv “Sex and the City“… ma torneremo presto sulla storia di questo cocktail, scoprendo anche perché si chiami così (a proposito, un drink con lo stesso nome esisteva già negli anni ’30, ma l’unica, vaga similitudine con quello attuale è nel colore). Oggi, in occasione del Cosmopolitan Day (istituito negli Usa a partire dal 2015), vi proponiamo l’attuale ricetta ufficiale Iba e quattro raffinate varianti per brindare a (e con) uno dei cocktail più cool degli anni ’90.
La ricetta Iba del Cosmopolitan
Tecnica:
Shake and Strain
Bicchiere:
Coppetta a cocktail (molto diffusa la coppetta Martini, ndr)
Ingredienti:
40 ml vodka al limone
15 ml Cointreau
15 ml succo di lime fresco
30 ml succo di cranberry
Garnish:
Twist di limone
La ricetta del Cosmo Stardust di Alchimie Aromatique
Tecnica:
Shake and Strain
Bicchiere:
Coppetta a cocktail
Ingredienti:
45 ml vodka
15 ml triple sec
30 ml succo di cranberry
15 ml succo di limone fresco
Garnish:
Polvere glitter commestibile dorata
La ricetta del Barbados Cosmopolitan di Neal Murray per il Bix di San Francisco
Tecnica:
Shake and Strain
Bicchiere:
Coppetta Martini
Ingredienti:
37,5 ml rum chiaro dorato
22,5 triple sec
15 ml succo di lime fresco
45 ml succo di cranberry
Garnish:
Twist di scorza d’arancia fiammata
La ricetta dell’Exotic Cosmo di Spirited Spirits
Tecnica:
Shake and Strain
Bicchiere:
Coppetta a cocktail
Ingredienti:
50 ml vodka al limone
25 ml liquore Exotic Grace
20 ml succo di cranberry
20 ml succo di limone fresco
Garnish:
Zest di limone
La ricetta del Passionpolitan del Moonshiners di Civitanova Marche (clicca qui per vedere il video)
Tecnica:
Shake and Strain
Bicchiere:
Coppetta a cocktail
Ingredienti:
50 ml vodka
15 ml Passoa (liquore al frutto della passione)
30 ml succo di cranberry
20 ml succo di lime
10 ml sciroppo al frutto della passione
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