Elena Siffredi, con la sua attività ‘La Giustrela’ (che vuol dire lucertola in dialetto parmigiano di montagna) ha iniziato a produrre erbe e frutti selvatici in modo professionale dal 2008, precorrendo i tempi di quella che oggi è una passione di molti se non una vera e propria moda.
“Ho sempre avuto la passione per la natura e dopo la laurea in Scienze forestali a Venezia, sono venuta a trascorrere un paio di settimane di riposo nella vecchia casa dei nonni a Casarola nella montagna Parmense (il paese originario dei Bertolucci, Attilio il poeta e Bernardo il regista) – dice Elena – Quello che non sapevo allora è che da lì non mi sarei più mossa. La vita di montagna e in Natura mi ha stregato, ho deciso di vivere qui, ho iniziato a sperimentare questo lavoro e dopo poco ho aperto ufficialmente l’attività; da allora raccolgo, trasformo e vendo”.
Tante sono le specialità che Elena produce, tra le più apprezzate boccioli di tarassaco, germogli di varie piante spesso trasformati in sughi pronti, funghi (Elena col tempo è diventata anche micologa per certificare quello che vende) e frutti selvatici vari: tutto quello che la natura può offrire Elena lo raccoglie e trasforma nel suo laboratorio.
“Il mio problema – dice la titolare di questa singolare attività – non è mai stato quello di vendere, ma solo quello di star dietro alle richieste, semplicemente che perché essendo da sola per scelta, ho una produzione piuttosto limitata e tra clienti affezionati, gruppi di acquisto, e un po’ di passaparola, esaurisco sempre molto rapidamente quello che produco, non mi posso lamentare. Certamente all’inizio un po’ di difficoltà burocratiche tra HACCP e laboratorio da mettere a norma le ho avute, ma poi ho preso il ritmo e mi sono abituata a un metodo di lavoro corretto e devo dire che ora queste cose non mi pesano più. Rimane solo l’amore per il mio lavoro, che mi da la possibilità di vivere nel luogo che amo, e che sono riuscita anche a coniugare con una vita familiare completa, ho due bimbi (una appena arrivata) e quando occorre me li porto dietro, ovunque, durante la mia attività”.
Una bella lezione che insegna che con un po’ di fantasia e passione nessun obiettivo è precluso, anche nel lavoro.