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Fine dell’obbligo delle mascherine in bar e ristoranti

Forse è veramente giunto il momento di mettere la parola fine a questi due anni durissimi per bar e ristoranti, ne sono convinti in molti dopo la decisione del governo di togliere l’obbligatorietà delle mascherine all’interno degli esercizi più penalizzati durante la Pandemia.

Certo le prospettive economiche non sono le migliori, con una guerra che ogni giorno acquista sempre più forza e non è poi così lontana dall’Italia, ma tornare a guardarsi negli occhi a viso aperto, psicologicamente farà la differenza ed è davvero il segnale che molti aspettavano, per tornare alla normalità.

Tutta la soddisfazione è nelle dichiarazioni rilasciate all’Ansa dal vice presidente FIPE Confcommercio Aldo Cursano per il quale è una vera liberazione perché i Bar e ristoranti sono “la casa fuori casa degli italiani”. “Quindi per noi è uno straordinario segnale, – dice Cursano – perchè chi viene nei nostri locali, con i familiari, con i propri cari, viene per rigenerarsi.

Fino ad oggi siamo stati angosciati nel fare un lavoro che non era nostro, che era quello di controllare verificare richiamare i clienti al “rispetto delle regole”, ma ora dobbiamo tornare a fare il nostro lavoro e pensare a far star bene le persone, a pensare alla qualità del prodotto, all’accoglienza e di far ritornare quel po’ di personale che ci ha voltato le spalle in questi due anni, perchè l’inaffidabilità del nostro lavoro ha allontanato quelle competenze e saperi che era straordinario patrimonio del nostro settore”.

E in effetti un problema scaturito dal periodo Covid è proprio quello legato alla forza lavoro, sono tantissimi i bar e ristoranti in cui campeggia il cartello “cercasi personale”, una situazione che a detta di molti si era già complicata con l’avvento del reddito di cittadinanza che disincentiva al lavoro, ma che l’instabilità Covid ha amplificato fino a portare alcuni locali alla chiusura o a riaperture solo parziali.

“Il primo maggio – ha concluso Cursano – è la festa del lavoro e dei pubblici esercizi che ritornano alla normalità”. Le mascherine restano per ora (almeno fino al 15 giugno) obbligatorie in altri luoghi dove c’è probabilità di assembramento, lunga permanenza e dove non è necessario poi abbassarla per mangiare o bere: in particolare occorrerà indossarla ancora tra l’altro per salire sui mezzi pubblici e per andare al cinema o a teatro.

Redazione ApeTimehttps://www.apetime.com
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