Francesca Gentile, titolare del Funi 1898 di Montecatini, punta su drink semplici e piatti della tradizione Thai-Tuscany per mantenere vivo il suo locale.
Francesca Gentile è una donna determinata. Proprietaria del Funi 1898 di Montecatini, ha lanciato una proposta delivery che ai drink abbina piatti di cucina fusion Thai-Tuscany con ricette della cultura thailandese rivisitati con ingredienti della tradizione liquoristica, enologica ed erboristica Toscana. E ha conquistato i clienti.
L’INTERVISTA A FRANCESCA GENTILE
Perché hai puntato su un’offerta di piatti di cucina fusion Thai-Tuscany?
Perché il drink delivery da solo non basta per attirare i clienti in modo continuativo, per lo meno a Montecatini. Il Funi 1898 ha iniziato subito a introdurre delivery ed asporto e non ha mai smesso di proporli. Con le nuove restrizioni, ovviamente, la domanda è aumentata così abbiamo pensato di rinnovare l’offerta.
Proponiamo cocktail semplici e beverini e grazie a un’intuizione di Federica, la nostra media manager, abbiamo ideato dei pacchetti “smart” per godere di prezzi ridotti se si ordinano più cocktails insieme o una selezione di proposte food & cocktail o ancora i fritti misti per l’aperitivo. I piatti di cucina fusion Thai-Tuscany sono un elemento di attrazione che aiuta le vendite.
Un esempio?
Vanno per la maggiore gli hamburger con bun rigorosamente homemade e carne chianina al 100%. C’è da dire che i nostri burger sono davvero buoni, tanto da essere stati citati anche nel libro Tuscanburger.
Ma chi sono i clienti del delivery?
Per quanto mi riguarda, i clienti vanno dai 18 ai 70 anni.
Che packaging hai scelto per i cocktail delivery?
Le bottigliette di vetro etichettate con tappo a corona.
Francesca Gentile, perché il vetro?
Perché il vetro è riciclabile, ma soprattutto perché mi permette di offrire il servizio di “vetro a rendere”, vale a dire che i clienti possono fare il refill.
Funziona il servizio refill?
Decisamente sì. Detto ciò, ovviamente con il delivery riusciamo appena a coprire le spese e gli stipendi dei miei dipendenti. Ma almeno mantengo vivo il locale.