I suoi utilizzi sono sempre di più: in campo farmaceutico per usi terapeutici, nella catena di produzione degli imballaggi con l’utilizzo delle fibre e non solo.
Una meraviglia della natura, una delizia del palato da sempre, e una passione crescente anche per il tempo libero di molti, ma a quanto pare, in prospettiva, anche una soluzione per tanti problemi attraverso utilizzi fino ad ora impensati e inaspettati.
Lo dicono alcuni report sui trend mondiali a cura di WGSN e Trend Hunter, agenzie di previsioni di tendenze globali. A svilupparsi in varie direzioni saranno comunque in particolare gli usi dei funghi legati all’alimentazione umana: dai funghi si faranno anche snack (con funghi disidratati) e drink, caffè e bevande a base di funghi, strizzando l’occhio anche a nutraceutica ed erboristeria. Dunque sono sempre più apprezzati nel mondo alimentare, anche oltre le attuali virtù riconosciute, organolettiche e dietetiche (povertà di calorie e abbondanza di elementi e sali minerali).
Ma quello che più sorprende è che sembra che i funghi potranno avere avere molta importanza in futuro anche nella catena di produzione degli imballaggi, in sostituzione della plastica. Le fibre dei funghi verranno utilizzate per fare imballaggi ecocompatibili, pannelli fonoassorbenti e termoisolanti; inutile dire che rispetto alla plastica hanno l’enorme vantaggio di non essere derivati da carbonio fossile e totalmente biodegradabili. E questo sviluppo è già iniziato, dal momento che già si stanno già producendo delle fibre a base di funghi. Altro campo di applicazione importante che si svilupperà notevolmente sarà quello della cosmetica: anche qui una strada già avviata con prodotti anti-invecchiamento già realizzati a base di funghi giapponesi.
In campo farmaceutico altri importanti sviluppi e prospettive: estratti di funghi sono stati già aggiunti in prodotti igienizzanti per le mani in periodo pandemico; mentre si prospettano usi terapeutici in particolare per quei funghi che contengono psilocibina (dunque allucinogeni), ma che a corretti dosaggi possono essere curativi, come già avviene in alcuni stati degli Stati Uniti.