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Gin Tonic Day, storia e ricetta del drink nato come medicina contro la malaria

In vista del Gin Tonic Day, il 19 ottobre, scopriamo la storia e la (vera) ricetta di questo classicissimo drink.

Festeggiato a livello internazionale il 19 ottobre (Gin Tonic Day), il Gin Tonic è il più popolare tra i cocktail Highball, ovvero quei long drink costruiti con una base alcolica, liquore o distillato, e una bibita sodata. Una categoria di miscele nate negli Stati Uniti nella seconda metà del 1800.

Per risalire alle sue origini bisogna andare indietro fino agli anni ’20 del 1800, quando i soldati della compagnia delle Indie Orientali dell’esercito britannico presero l’abitudine di aggiungere al chinino, utilizzato come antimalarico, una miscela di vini liquorosi, acque toniche e gin, allo scopo di correggerne il sapore incredibilmente amaro.

gin tonic day
Gin Tonic

Nel suo “Straight Up or on the Rocks: The Story of the American Cocktail”, il critico gastronomico William Grimes sostiene che alla popolarità del Gin Tonic negli Usa contribuì in particolare l’acqua tonica Canada Dry, servita all’Esposizione Universale di New York del 1939.

Di questo drink esistono innumerevoli varianti, derivanti dalle diverse tipologie di gin e dalle proporzioni di distillato e tonica utilizzate nella preparazione (trovate alcune ricette qui e qui). La ricetta più classica prevede:

60 ml (1/3) London dry gin
120 ml (2/3) acqua tonica
Ghiaccio
Spicchio di lime o limone (per decorazione)

La preparazione avviene direttamente nel bicchiere (tecnica Build), che di solito è un tumbler alto.

La versione “spagnola”

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Gin Tonic “spagnolo”

Sono sempre più numerosi anche da noi i locali che ripropongono l’usanza tipicamente spagnola di offrire ai clienti la possibilità di scegliere fra una vasta gamma di acque toniche, da abbinare variamente a gin con botaniche o aromi diversi. Spesso utilizzando come bicchiere un balloon, anche in funzione delle decorazioni più “ricche” con l’impiego ad esempio di cetriolo, frutti di bosco e/o erbe officinali.

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Stefano Fossati
Stefano Fossati
Redattore del tg Bluerating News, collaboratore delle testate economiche di Bfc Media, di Mixer Planet e naturalmente del Magazine ApeTime.

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