HomeBirraLe nuove frontiere dell’arte birraria

Le nuove frontiere dell’arte birraria

Le nuove frontiere dell’arte birraria? La birra in polvere, lanciata dal monastero di Neuzelle, e il deodorante alla birra, nato dalla collaborazione tra Fussy e il birrificio BrewDog.

Come abbiamo avuto modo di sottolineare in diverse occasioni, l’abilità e l’inventiva dei mastri birrai di tutto il mondo non conoscono limiti, specie negli ultimi anni: tutto questo grazie anche ai processi tecnologici messi a disposizione dalla scienza che dedica numerosi studi alla preparazione della bevanda.

A questo, si deve aggiungere il numero di birrifici sparsi in tutto il mondo che cresce costantemente (in Italia, nel 2022, è stata raggiunta la quota record di 1085) nonostante le difficoltà causate prima dalla pandemia e poi dall’aumento dei costi delle materie prime: un fatto che porta ad avere in campo sempre più originalità nell’arte brassicola grazie anche alla vastissima biodiversità del pianeta.

Un altro fattore da non sottovalutare, è quello meramente economico, che spinge aziende di tutte le dimensioni ad ingegnarsi per creare bevande che possano essere vendute in ogni angolo del pianeta, anche in territori che comportano notevoli difficoltà logistiche: questo è l’obiettivo che si è prefisso un birrificio tedesco lanciando sul mercato una birra rivoluzionaria.

Un monastero di Neuzelle, paesino della Germania al confine con la Polonia, ha infatti annunciato di aver creato il primo prodotto birrario in polvere con l’obiettivo di espandere le proprie vendite ai mercati africani ed asiatici che comportano costi molto elevati per quanto riguarda il trasporto della bevanda.

Il progetto, che è stato finanziato dal ministero degli affari economici e dell’energia tedesco, secondo quanto spiegato dall’amministratore delegato dell’azienda, Stefan Fristche: “E’ stato ideato per provare a cambiare l’attuale modello di business della birra”.

L’intenzione dei monaci di Neuzelle, infatti, è quella di ottimizzare il trasporto della bevanda che è composta fino al 90% da acqua: in altre parole, l’idea di base è che togliendole questa componente e riducendola in polvere è molto meno costoso trasportarla.

Una volta che il prodotto sarà arrivato a destinazione, per ottenere la bevanda, sarà sufficiente aggiungere nuovamente dell’acqua, come avviene per qualunque altro prodotto in polvere, ad esempio il caffè: la nuova aggiunta consentirà anche di ricreare la caratteristica schiuma bianca.

Sempre in questi giorni, il celebre birrificio scozzese Brewdog, in collaborazione con Fussy, un marchio di prodotti ecosostenibili per la cura della persona, ha lanciato sul mercato un altro prodotto decisamente innovativo, che può aiutare contro il cattivo odore: un deodorante alla birra.

deodorante alla birra

 

Dopo i profumi impregnati di essenze da tavola, piatti, bicchieri e tazzine, ecco che arrivano i deodoranti saporiti: come quello alla birra, il primo al mondo, nato, per l’appunto, dalla collaborazione tra Fussy e il birrificio BrewDog, capofila della “craft beer revolution” nel Regno Unito.

Il secondo, fondato nel 2007 in Scozia da James Watt e Martin Dickie, senza dubbio, ha rivoluzionato l’arte brassicola d’oltremanica: questo grazie ad un marketing assai innovativo e ad una comunicazione ‘aggressiva’ ed efficace, che hanno portato alla all’esponenziale crescita, in tutto il mondo, dei consumi di birre che presentano in una nuova veste gli stili canonici della tradizione britannica.

Proprio per questo spirito innovativo, fuori dagli schemi, Matt Kennedy, CEO e fondatore di Fussy, ha spiegato: “Quando abbiamo avuto l’idea di creare questo profumatore alla birra molto speciale, BrewDog è stata la scelta ovvia con cui iniziare questo viaggio: dovevamo solo coinvolgerli e ci siamo riusciti”.

In questo caso, non ci sono né bottiglie né boccali, ma un deodorante che propone come ingredienti le note olfattive di luppolo e frutti tropicali che rimandano alla bevanda cult del marchio, ovvero la Punk Ipa (acronimo che sta per India Pale Ale, ovvero birra ad alta fermentazione prodotta con malto chiaro e abbondantemente luppolata).

È stato lanciato appositamente in questi giorni strizzando l’occhio, o meglio solleticando il naso e il palato dei papà che nei paesi di tradizione anglosassone si festeggiano il 18 giugno: una sorta di risposta multisensoriale per risolvere “il problema globale” di cosa regalare per questa ricorrenza, come racconta Lauren Carrol, responsabile marketing di BrewDog.

Per la medesima dirigente infatti questo prodotto sarebbe la sintesi perfetta fra due dei doni più gettonati in tutto il mondo: la birra, bevanda preferita di molti padri       e il classico profumo che, specie durante i mesi estivi, vedono le relative vendite crescere in modo considerevole.

Dalla collaborazione è quindi nata una confezione riutilizzabile senza plastica di deodorante al sentore di birra venduta a 15£ (circa 17 euro) on line sui siti delle due società coinvolte che propongono: “una profumazione e una birra salva-pianeta che uniscono le forze per offrire il deodorante di cui il mondo non sapeva di aver bisogno”.

CONTINUA A LEGGERE

SCOPRI NUOVI FORNITORI DI BIRRA

Redazione ApeTime
Redazione ApeTimehttps://www.apetime.com
ApeTime è un sistema di portali digitali e profili social dedicati a Bar, Ristoranti e Hotel che propongono Cocktail, Aperitivi, Food, Beverage, Hospitality e a tutte le aziende fornitrici del settore Ho.Re.Ca.

Aziende • Prodotti • Servizi

VINO

Dolce Salato