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Negroni sempre numero 1, ma lo Spritz… Ecco i 10 cocktail più bevuti nel mondo

Il Negroni si conferma anche nel 2024 il cocktail più bevuto nel mondo, secondo l’autorevole testata Drinks International. Ecco quali sono i 10 drink più richiesti.

Negroni

1. Negroni

In base all’annuale Cocktail Report, compliato da Drinks International grazie a un un sondaggio tra alcuni dei più importanti bar di tutto il mondo, il classicissimo cocktail italiano Negroni è per il terzo anno consecutivo il cocktail più richiesto a livello globale. Il suo gusto bitter e complesso, la semplicità della sua ricetta (parti uguali di gin, vermouth e bitter) conquistano senza se e senza ma tantissimi appassionati in ogni angolo del mondo. Segno che il conte Cammillo Negroni aveva visto giusto, quando attorno al 1919, a Firenze, chiese al barista Fosco Scarselli di modificare il suo Americano aggiungendovi del gin per renderlo più alcolico…

Bartender aperitivo
Old Fashioned

2. Old Fashioned

Al secondo posto, ancora una volta, l’Old Fashioned, uno dei classici più… classici della storia della mixology. Un drink nato a fine Ottocento quando, di fronte alla sempre maggiore complessità delle ricette dei cocktail, una parte dei consumatori americani chiese di tornare alle preparazioni “vecchia maniera” (old fashioned, appunto), semplici, con pochi ingredienti ma sempre irresistibili. Così tornò in voga il Whiskey Cocktail “Old Fashioned” (poi semplicemente Old Fashioned), fatto come una volta: bourbon (o rye whiskey), zolletta di zucchero, qualche goccia di bitter e ghiaccio. Punto. Ancora oggi è richiestissimo, a conferma del fatto che, spesso, less is more…

Margarita

3. Margarita

Terza piazza per il Margarita, cocktail simbolo del Messico che ha contribuito a diffondere nel mondo il tequila, il tipico distillato d’agave messicano. Che, nella ricetta classica, è afficato da triple sec e succo di lime. Le sue origini, sebbene dibattute, risalgono agli anni ’30, anche se a ispirarlo fu probabilmente il Daisy, drink pre-proibizionismo che univa alcool, succo di lime e liquore all’arancia o granatina.

Espresso Martini

4. Espresso Martini

Più recente, ma ormai anch’esso un classico, è l’Espresso Martini, al quarto posto fra i più bevuti nel mondo. Fu creato negli anni ’80 a Londra dal grande bartender Dick Bradsell per una bellissima modella (la cui identità è rimasta ignota) che gli chiese un drink che “prima la svegliasse, poi la rincoglionisse”… Richiesta esaudita mettendo assieme vodka, caffè espresso, Kahlua e Tia Maria, il tutto servito in una coppetta Martini. Divenuto ben presto popolarissimo in Australia e negli Stati Uniti, oggi è diffuso pressoché ovunque.

Daiquiri

5. Daiquiri

Al quinto posto troviamo un altro grande classico, il Daiquiri, fra i più importanti rappresentanti della grande tradizione della miscelazione cubana. Le sue origini risalgono alla fine del 1800, anche se le leggende sulla nascita di questo ottimo drink – a base di rum, lime e zucchero – sono tante e variegate. Quella più nota ne attribuisce la paternità a due ingegneri americani, tali Cox e Pagliuchi, in servizio in una miniera nella cittadina cubana di Daiquiri, che avrebbero creato la ricetta (forse, stando a una delle tante versioni, in occasione della visita di un importante dirigente della società proprietaria della miniera) adattando quella del Whiskey Sour al distillato disponibile ovunque a Cuba, ovvero il rum.

Whiskey Sour

6. Whiskey Sour

E proprio il Whiskey Sour occupa la sesta posizione fra i cocktail più amati dai consumatori di tutto il mondo. Fa parte della “preistoria” della mixology (era popolare negli Stati Uniti già attorno al 1860) e, ancora una volta, è basato su una ricetta apparentemente semplice ma che – come per tutti i drink sour – richiede attenzione nella preparazione per non sbilanciarne il gusto, miscelando bourbon, succo di limone e zucchero. E anche, se proprio si vuole, l’albume, per ottenere quella schiuma vellutata in superficie che oggi molti considerano irrinunciabile in un sour.

Dry Martini

7. Dry Martini

Se la top ten mondiale dei cocktail è in gran parte dominata dai classici, non poteva mancare, quindi, il “re dei cocktail”, il Dry Martini, che spicca infatti al settimo posto. Un drink iconico, dalla gradazione alcolica senza compromessi, elegante nell’aspetto trasparente e nella personalità decisa eppure semplicissimo nella formula, con due soli ingredienti: gin e un po’ di vermouth dry (in proporzioni 6:1). Eppure è il cocktail forse più difficile da realizzare, come sottolinea la stessa Iba nell’ultima sua lista ufficiale: quello con cui ogni bartender deve sapersi confrontare per dimostrare di essere un vero professionista… Anche perché la ricetta può essere personalizzata in tanti modi, interpretandi con attenzione i gusti del cliente: con la vodka al posto del gin, agitato (come lo vuole James Bond) oppure mescolato, più o meno dry, con twist di limone o con l’oliva (o con entrambi).

Aperol Spritz

8. Aperol Spritz

Italia di nuovo protagonista in ottava posizione con l’Aperol Spritz. Ovvero la versione oggi più nota del classico aperitivo veneziano, fino a poco più di vent’anni fa quasi sconosciuto fuori dal Veneto e oggi apprezzatissimo in tutto il mondo. Merito del suo gusto “facile” e fresco, della sua gradazione alcolica moderata che si è inserita nella crescente tendenza dei cocktail low alcool, del suo aspetto aranciato particolarmente “instagrammabile”. E anche della maestria del marketing di Campari che, dopo l’acquisizione di Aperol da parte del gruppo milanese nel 2003, ha saputo cavalcare abilmente tutte queste caratteristiche per diffondere la notorietà dell’Aperol Spritz ai quattro angoli del globo per rilanciare le vendite dello storico distillato.

paloma ricetta
Paloma

9. Paloma

Non stupisce il nono posto conquistato dal Paloma, cocktail messicano che ha conquistato grande popolarità negli ultimi anni, tanto da contribuire alla diffusione sul mercato di tante nuove soda al pompelmo, ingrediente di base di questo drink insieme con il tequila, il succo di lime e un pizzico di sale. Del resto, il Paloma ha tutte le caratteristiche per piacere a tantissime persone: è fresco, beverino, dalle note dolci e citriche facili da apprezzare al primo assaggio.

Moscow Mule

10. Moscow Mule

Chiude la top ten un cocktail che da noi sembra essere un po’ in ribasso fra le richieste dei consumatori, ma che continua a spopolare nel mondo: il Moscow Mule, dopo il boom a cavallo delle prime due decadi del 21mo secolo, ha ancora oggi schiere di estimatori che apprezzano l’accostamento fra la vodka e le forti note di zenzero della ginger beer, bilanciate dalla citricità del succo di lime.

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Stefano Fossati
Stefano Fossati
Redattore del tg Bluerating News, collaboratore delle testate economiche di Bfc Media, di Mixer Planet e naturalmente del Magazine ApeTime.

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