Barman, consulente, scrittore, collezionista e giudice nelle principali competizioni internazionali, Salvatore Calabrese è uno dei nomi più rinomati della scena della mixology mondiale ed è senza dubbio il barman italiano più famoso in assoluto.
Con oltre 40 anni di carriera e il soprannome di The Maestro, Salvatore Calabrese ha conquistato nel tempo clienti illustri come Mick Jagger, Ron Wood e Stevie Wonder. Che tra l’altro dopo aver bevuto un drink nel suo locale, il Salvatore’s nel Playboy Club di Londra, decise di suonare nel suo cocktail bar.
Innumerevoli gli aneddoti: per esempio, Salvatore Calabrese ha preparato un drink in pista con Schumi alla guida, organizzato un party in onore della Regina Elisabetta e conquistato il Guinness World record con il Salvatore’s Legacy come cocktail più costoso al mondo, dal valore di qualcosa come 5000 sterline… Drink nato non certo con l’ambizione di accreditarsi come il più caro al mondo, ma come quello più antico. Con il cognac Clos de Griffer Vieux del 1788, il curacao Dubb Orange della fine degli anni ’60 dell’Ottocento, un Kummel del 1770 e un’Angostura Bitter del 1915, The Maestro raggiunse l’obiettivo.
Noi lo abbiamo finalmente conosciuto vis a vis in occasione dell’Engine Drifting Day, una inedita gara su quattro ruote che ha lanciato Paolo Dalla Mora – titolare di Engine Gin- per rafforzare il legame tra i motori e il suo distillato e al contempo regalare un’esperienza unica ad alcuni tra i barman più affermati del nostro Paese.
Per arrivare alla cronaca, si è piazzato terzo The Maestro, a pari merito con Cinzia Ferro.
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“Non ho avuto dubbi nel partecipare: non solo il gin mi piace, ma oltretutto non avevo mai vissuto un’esperienza come questa”, ci ha raccontato. Per poi ammettere: “La verità? Se mi invitassero ancora, accetterei con gioia!”.
Lo aspettiamo quindi per la seconda gara dell’Engine Drifting Day prevista quest’inverno … sulla neve!
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