Somministrazione in dehor.
Prima di lanciarvi uno spunto, due parole sulla prima settimana di zona gialla a Milano. In estrema sintesi, il bilancio è discreto. Che la gente abbia voglia di uscire è indubbio, che il tempo non abbia aiutato anche. E che i bar siano stati più gettonati dei ristoranti (eccezioni a parte) pure. “Le persone hanno mangiato per mesi, adesso hanno voglia di socializzare più che di sedersi al ristorante. Senza sottovalutare che in tanti hanno meno disponibilità economica”, commenta Marco Dongi, bartender del Barrel Fish Bar di Milano.
Lo sappiamo: la somministrazione in dehor ha dei limiti. Fisici. Pratici. Funzionali. Ma…
L’inventiva a noi italiani non manca. Guardate la foto di apertura di questo pezzo: è la tipica espressione della nostra capacità di adattamento. Una grande risorsa!
A Bologna, Torino e Vicenza -tanto per citare tre città in tre regioni diverse- i portici sono parte integrante dell’architettura urbana. Se piove, ci si protegge lì.
A Milano e Firenze, per dirne due, decisamente meno.
E allora, inventatevi qualcosa per contenere il problema della pioggia!
Visto che le previsioni del tempo al Nord non sono rosee, prendete spunto da questa foto con gli ombrelli invece degli ombrelloni per garantirvi anche con il mal tempo la somministrazione in dehor.
IL NOSTRO INVITO IN TEMA SOMMINISTRAZIONE IN DEHOR
Bagnarci come pulcini sotto il temporale, no.
Ma molti di noi clienti saremmo disposti a prendere qualche goccia d’acqua pur di goderci finalmente un bicchiere fuori casa in compagnia. Possono bastare piccoli accorgimenti, a volte, per rendere agibile il dehor anche sotto la pioggia.