La problematica dell’eccesso di vigneti legata alla crisi del consumo del vino è una delle problematiche maggiori ed emergenti del settore vitivinicolo, e sta colpendo da qualche anno in modo duro soprattutto in Francia nella zona del Bordeaux, dove si stanno sperimentando varie formule per correre ai ripari, tra cui quella del finanziamento con fondi pubblici dell’espianto dei vigneti e della diversificazione delle colture laddove la vite non è più conveniente.
Ma l’abbandono dei vigneti a causa della scarsa redditività sta producendo anche un altro rischio, quello della proliferazione delle malattie della vite che si possono propagare in maniera incontrollata proprio a partire dai vigneti abbandonati; ed è per questo che proprio nella zona di Bordeaux è stata avviata una campagna di controlli che prevede anche che chi lascia i vigneti incolti possa essere mutato.
Nel dipartimento della Gironda dove si è iniziato ad accertare violazioni agli obblighi normativi dei proprietari, questo ha portato a sanzioni fino a 5.000 euro per ettaro.
Il rischio della diffusione incontrollata di malattie quali la flavescenza dorata è infatti concreto e in questo modo, secondo le autorità locali, si cerca di incoraggiare (per non dire costringere) i proprietari a intervenire ripristinando la cura dei vigneti o espiantandoli.
In tal senso c’è da dire che una prima tranche di finanziamento per chi voleva espiantare vigneti è andata in porto e sono state finanziate 987 domande su 1200 circa; il 24 giugno poi è stato presentato un nuovo bando per estirpazione e rinaturalizzazione finanziata per 30 milioni di euro (cifra che potrebbe aumentare a 38 milioni).
Questi nuovi fondi dovrebbero servire a bonificare altri mille ettari; numerose domande sono state accettate e liquidate, altre sono ancora in fase di esame approvazione e verranno approvate o respinte entro il primo settembre.