Qualcosa sta cambiando. Attenzione a non sottovalutare le conseguenze della rivoluzione in atto. Rischiamo di perderci la notte. E senza nemmeno accorgerci, di non poterla più vivere. E voi di non poterci più guadagnare
La notte sta diventando più corta. Assistiamo a un cambiamento di abitudini condizionato dai mesi di restrizioni imposte dalle misure anti Covid-19. Non sottostimatelo.
Notte, dove sei?
C’è un doppio fenomeno in fieri.
Da una parte la gente si è disabituata a vivere il buio, a uscire dopo cena, a darsi appuntamento dopo le 23.
Del resto per quasi 10 mesi abbiamo subito il coprifuoco. Una privazione di libertà mai vista dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Tutti chiusi in casa alle 22, con i bar serrati a partire dalle 18. E con un’informazione terroristica, impegnata ad alimentare la paura. Sempre e comunque. Inevitabile che qualcuno provi ancora qualche preoccupazione. E chissà per quanto tempo sarà vittima del timore…
Ma c’è altro. Molti italiani hanno meno soldi. Già adesso non tutti si possono più permettere i due giri di Negroni, per dire. E quando sbloccheranno i licenziamenti sarà peggio…
Molti clienti tornano a casa presto e diversi locali spingono meno la fascia tra le 24 e le 2. Nel mentre, a Milano, i supermercati hanno accorciato l’orario di attività. Attualmente è difficile fare la spesa dopo le 22.
Pericoloso. Vi rendete conto?
Conclusioni
Urge inventarsi qualcosa. Qualche elemento di attrazione per invogliare la clientela a fare tardi e una forma di selezione, per scoraggiare dopo un certo orario l’arrivo di ubriachi magari pure con una capacità di spesa limitata.