HomeCuriositàDal gin agrumato al whisky italiano: ecco le tendenze spirits di oggi

Dal gin agrumato al whisky italiano: ecco le tendenze spirits di oggi

Parliamo di spirits: dal gin agrumato al whisky italiano, dal mezcal ancestrale agli amari. Ecco le tendenze di oggi.

Da anni il re degli spirits è il gin sia in termini di vendita che di produzione, ma c’è una novità: adesso è di moda quello agrumato.

spirits Merito di Malfy che, complici gli spot in tv e il lancio in pompa magna curato dal suo nuovo distributore Pernod Ricard, ha avvicinato i consumatori al gusto e spianato la strada a nuove produzioni.

spirits Qualche esempio? Presto detto: Elephant, Occitan e Corricella al Roma Bar Show 2022 hanno presentato ognuno una diversa referenza nel nome degli agrumi.

Un’altra tendenza in tema spirits? “La crescita del segmento whisky, trainato anche dalle produzioni delle micro distillerie che stanno crescendo come funghi negli Stati Uniti”, spiega Gabriele Rondani, direttore marketing e PR di Rinaldi 1957.

Roma Whisky Festival Inoltre, aumentano i Paesi produttori. “Dalla Francia alla Germania, dal Messico all’Islanda, il whisky non è più solo appannaggio di Scozia, Irlanda, Kentucky, Tennessee, Canada e Giappone”, chiarisce. Insomma, dopo India e Taiwan, per il whisky è il momento dell’Europa e del Sud America. Italia inclusa.

spirits Poli Distillerie ha appena lanciato il suo single malt Segretario di Stato, mentre aziende come Vulcanica Vodka Siciliana e Strada Ferrata, una craft distillery brianzola, stanno lavorando a nuovi whisky italiani che usciranno nei prossimi anni. Non basta: Bordiga -con il nascituro Spiga- punta sul whisky italiano bio, usando grani antichi di montagna recuperati e coltivati dopo anni di oblio.

E ancora: resta alta l’attenzione per vermouth e amari, ingredienti tipici dell’aperitivo italiano. E arrivano di conseguenza nuove referenze con erbe e botaniche del territorio, magari basate su ricette storiche rivisitate in chiave moderna. Un esempio su tutti: Amaro Tonico Pugliese, dell’azienda Fiume.

spirits Infine, cresce l’interesse di pubblico e operatori per i distillati di agave, ovvero tequila e mezcal. Ma anche in questo caso, si prediligono quelli realizzati con metodi classici, detti in gergo “ancestrali”. Un esempio su tutti: Ojo de Tigre, un mezcal fatto con Agave Espadín di Oaxaca e Agave Tobalá sostenibile di Puebla, appena preso in portfolio da Rinaldi 1957.

Nicole Cavazzuti
Nicole Cavazzuti
Mixology Expert è giornalista freelance, docente e consulente per aziende e locali. Ha iniziato la sua carriera con il mensile Bargiornale e, seppur con qualche variazione sul tema, si è sempre occupata di bar, spirits e cocktail. Oggi scrive di mixology e affini su VanityFair.it e Il Messaggero.it. Chiamata spesso come giudice di concorsi di bartending, ha ideato e condotto il primo master di Spirits and Drinks Communication. Da novembre 2019 è la responsabile della sezione bere miscelato del nostro ApeTime Magazine. Per 15 anni è stata la prima firma in ambito mixology del mensile Mixer, organo di stampa della FIPE, per il quale ha ideato diverse rubriche, tra cui il tg dell'ospitalità (Weekly Tv) e History Cocktail, ancora attive e oggi in mano agli ex colleghi di redazione.

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