HomeIntervisteEmilio Rocchino: togliamo il coprifuoco o ci facciamo male

Emilio Rocchino: togliamo il coprifuoco o ci facciamo male

Dalla Campania alla Sardegna. Ecco il percorso di Emilio Rocchino che qui commenta il coprifuoco e il divieto di somministrazione in interno

Nato a Salerno, Emilio Rocchino vive ad Olbia dove ha aperto lo Spirits Boutique, locale con rivendita di distillati che si è accreditato velocemente sulla scena della mixology.  Ma non basta: con Macchia Mediterranea produce liquori e distillati legati al territorio.

Emilio Rocchino va dritto al sodo: “Se il coprifuoco non venisse abolito, ci facciamo male”.

 

La Sardegna, oggi fascia rossa, è stata la prima regione a diventare zona bianca. Che emozioni provi all’idea che tanti altri colleghi stiano lavorando in questi giorni?
Sono felice per loro. Noi qui abbiamo già sperimentato l’emozione della riapertura che ora vivono i miei colleghi.

Sei fiducioso per il futuro?
Bisogna esserlo. Spero che questa riapertura rappresenti una reale ripartenza.

Nessun timore?
Impossibile non averne. C’è sempre la paura che aumentino i contagi e che ci facciano chiudere di nuovo. Il problema è che la gente ormai non ne può più, ha bisogno di socializzare. A questo punto, più lo Stato imporrà restrizioni e più le persone disubbidiranno, incontrandosi a casa degli amici di nascosto. Situazione ancora più rischiosa che stare all’aria aperta.

Emilio Rocchino Il tuo suggerimento?
Cambiare strada. Se il governo ci lasciasse più libertà, se ci educasse e se ci responsabilizzasse saremmo tutti più propensi a rispettare le regole.

In questi giorni divampa la polemica sul coprifuoco alle 22 previsto fino al 31 luglio. Pensi possa allontanare ulteriormente i turisti?
Senza dubbio. Si dice verrà modificato e me lo auguro. Diversamente perdiamo un sacco di soldi. E per noi in Sardegna sarebbe un colpo durissimo: sole e mare non bastano a richiamare i turisti.

In molti contestano anche il divieto di somministrazione al chiuso. La tua opinione?
Anche io non sono d’accordo con questo divieto. Il virus circola ancora ed è importante adottare tutte le precauzioni necessarie per garantire la massima sicurezza, ma senza discriminazioni. I ristoranti degli hotel e gli Autogrill lavorano. Bene. Perché solo loro? Le regole dovrebbero essere uguali per tutti, o no?

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Nicole Cavazzuti
Nicole Cavazzuti
Mixology Expert è giornalista freelance, docente e consulente per aziende e locali. Ha iniziato la sua carriera con il mensile Bargiornale e, seppur con qualche variazione sul tema, si è sempre occupata di bar, spirits e cocktail. Oggi scrive di mixology e affini su VanityFair.it e Il Messaggero.it. Chiamata spesso come giudice di concorsi di bartending, ha ideato e condotto il primo master di Spirits and Drinks Communication. Da novembre 2019 è la responsabile della sezione bere miscelato del nostro ApeTime Magazine. Per 15 anni è stata la prima firma in ambito mixology del mensile Mixer, organo di stampa della FIPE, per il quale ha ideato diverse rubriche, tra cui il tg dell'ospitalità (Weekly Tv) e History Cocktail, ancora attive e oggi in mano agli ex colleghi di redazione.

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