HomeBirraGiro del mondo in birra: Canada e i suoi numerosi stili brassicoli

Giro del mondo in birra: Canada e i suoi numerosi stili brassicoli

Nuova tappa per il viaggio alla scoperta dei prodotti brassicoli del mondo che passa dalle foreste pluviali del Camerun agli sconfinati boschi di aceri e abeti canadesi.

Il Canada presenta un grande numero di birre autoctone prodotte da aziende di tutte le dimensioni: sono attivi circa 640 birrifici di cui 30 di grandi dimensioni che producono 7,5 milioni di litri di birra all’anno.

Il Canada infatti, nelle statistiche riportate dal World Beer Index 2021, è uno dei Paesi del mondo nei quali annualmente si consuma più birra: circa 243 litri pro capite, la stessa quantità rilevata per una delle patrie mondiali di questa bevanda, ovvero l’Inghilterra ed entrambe, in questa graduatoria, si posizionano subito alle spalle di Scozia e Galles.

Tre Nazioni del Regno Unito di cui il Canada è uno Stato Federato ed è uno dei 16 regni che fanno parte del Commonwealth. Questo infatti fu colonizzato dagli inglesi ad inizio XVII secolo insieme ai francesi con i quali si spartirono le diverse aree di questo immenso territorio: transalpini che poi, in seguito ai trattati successivi ad alcuni eventi bellici come la guerra dei sette anni terminata nel 1763, hanno progressivamente perso i loro possedimenti a favore della corona britannica.

Fu proprio l’arrivo dei colonizzatori europei ad introdurre la cultura brassicola nel nord America e fu l’intendente della corona francese Jean Talon ad avviare il primo birrificio canadese, ‘La brasserie du roi’, situato in Quebec, territorio che faceva parte della Nuova Francia e dove tutt’ora si parla in francese.

Questa iniziativa imprenditoriale ebbe vita breve come diverse altre nate in quegli anni ad opera di coloni europei. Per trovare la nascita di un birrificio ancora attivo bisogna passare al 1786 quando a Montreal l’imprenditore britannico John Molson fondò l’omonima azienda che ancora oggi in Canada è una delle più importanti del settore insieme alla Carling, fondata da Thomas Carling nel 1840, e alla Labatt avviata da John Kinder Labatt nel 1847, ed entrambe situate in Ontario.

Molson Canadian, birra

Dell’attuale produzione brassicola canadese, quello che colpisce maggiormente è la grande varietà di stili del tutto originali: troviamo per esempio le birre aromatizzate con germogli e aghi di abete rosso, una delle piante tipiche del Canada, che originariamente veniva impiegato nella realizzazione della bevanda non solo per aromatizzarla, ma anche perché si pensava che funzionasse come antidoto per alcune malattie come lo scorbuto.

Un altro esempio di questa varietà è la ‘birra alla crema’ la quale non prevede l’utilizzo di lattosio, ma che, grazie ad un complesso processo di fermentazione in due fasi, presenta una schiuma cremosa azotata che ricorda quella della Guinness: Il prodotto finale è una lager chiara caratterizzata da una maggiore luppolatura e dalla presenza più consistente di aromi fruttati rispetto a quelli delle birre tradizionali.

Canadian beer

Questi sono solo due esempi di tipologie brassicole canadesi, frutto dell’arte di un numero in costante crescita di piccoli birrifici artigianali (il primo contemporaneo è l’Horseshoe Bay Brewing fondato a Vancouver nel 1982) che rivisitano gli stili maggiormente conosciuti e proposti dai birrifici commerciali nazionali.

Nicola Prati
Nicola Prati
Classe 1981. Subito dopo la maturità classica, inizia a collaborare con la ‘Gazzetta di Parma’ (2000): una collaborazione giornalistica che durerà otto anni. Contemporaneamente, dal 2005 al 2008, fa parte dell’ufficio stampa del Gran Rugby Parma. Successivamente, fra le altre esperienze lavorative, quella nell’ufficio comunicazione interna di Cariparma Credit Agricole e nella direzione relazioni esterne del gruppo Barilla. Le sue due più grandi passioni sono tutti gli sport e la musica. A queste, si aggiungono la lettura, i viaggi e la cucina. Collabora con ApeTime da gennaio 2021.

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