Quali sono le birre più costose al mondo? Le conosci tutte? Eccone alcune.
In un articolo pubblicato poco tempo fa, abbiamo sottolineato come se, da un punto di vista tecnico e pratico, conservare la birra in bottiglie di vetro o in lattina comporti dei pro e dei contro in entrambi i casi, per quanto riguarda invece l’estetica del prodotto non vi è alcun dubbio che sia preferibile la prima soluzione.
La bottiglia infatti si presenta come prodotto di fascia più alta, mentre la lattina, nell’immaginario collettivo, è associata ad un prodotto mediocre: la varietà di forme e di tipologie di bottiglie differenti, inoltre, aiuta a dare carattere alla bevanda, che, in alcuni casi, può anche diventare un prodotto pregiato. Questo il motivo per il quale tutti gli ‘abiti’ più costosi dell’antica bevanda sono in vetro: vediamone alcuni.
Introdotta nel Regno Unito nel 1996, la ‘Tutankhamon Ale’ è la riproduzione di un’antica birra egiziana: la sua storia, infatti, risale alla cucina segreta della regina Nefertiti, nascosta nel Tempio del Sole, ed arriva fino a noi grazie a un team di archeologi dell’Università di Cambridge che ha scoperto i resti degli ingredienti per la ricetta. Dalla collaborazione tra alcune birrerie scozzesi e di Newcastle, è quindi nata questa birra da 6 gradi venduta al prezzo di 75 sterline (85 euro circa) per una bottiglia da 50cl.
L’ipa di Brewdog, Sink the Bismark, viene prodotta mediante la tecnica della crioconcentrazione (tecnica che sfrutta la proprietà di una soluzione di abbassare il proprio punto di gelo) che viene ripetuta per 4 volte: chiamata anche “ipa alla quarta” essendo quattro volte più amara e contenendo quattro volte più luppolo di una birra tradizionale. La gradazione? 41%. Il prezzo? 107$ (116 euro circa) per una bottiglia da 37.5cl.
L’”Utopias” del birrificio Samuel Adams, è una birra in edizione speciale che viene rilasciata sul mercato ogni 2 anni al prezzo di 199$ (225 euro circa) per ciascuna bottiglia da35cl. La gradazione alcolica del 28%, pari a quasi 5 volte quella delle birre tradizionali, è così alta che è illegale venderla in 15 stati del mondo, nei quali non può essere legalmente classificata come “birra”. Viene fatta mescolando più lotti, alcuni dei quali sono invecchiati per 24 anni: nella ricetta, inoltre, è presente un ceppo di lievito segreto che il birrificio chiama “ninja”;il sapore è più simile a quello del cognac con un anche tocco anche di sciroppo d’acero.
Il cachet sale a 400$ (452 euro circa) con la ‘Carlsberg Jacobsen Vintage’ conservata in bottiglie da 37,5cl:questa birra al vino d’orzo fatto maturare in botti di rovere svedese e francese per 6 mesi, con aromi di vaniglia e cacao, è stata creata dal famosissimo birrificio danese con l’intento di sfidare il mercato del vino di lusso. Ne sono state prodotte 600 bottiglie ogni anno dal 2008 al 2010, con una gradazione alcolica di 10.5%.
Troviamo quindi la ‘De Cam e 3 Fonteinen Millenium Geuze 1998’ introdotta in Belgio in vista delle celebrazioni per l’arrivo del nuovo millennio. Nata dalla collaborazione fra i due birrifici di cui porta il nome, presenta una gradazione alcolica del 7% e, nonostante ne siano state prodotte solo 8.000 bottiglie da 50cl ciascuna, è ancora possibile trovarla ben conservata nelle migliori cantine di tutto il mondo. Il prezzo? 482 sterline per unità (circa 545 euro).
Salendo sul podio delle più costose, i prezzi si innalzano ulteriormente, anzi, visto che siamo in tema, lievitano. La ‘Loerik’, del birrificio belga Cantillon, è stata imbottigliata nel 1998 e lanciata sul mercato solo nel 2003 a causa del lunghissimo processo di rifermentazione che avviene all’interno della bottiglia. Si tratta della terza birra più cara al mondo: una di queste, da 75cl, è stata infatti venduta all’asta per 2.584$ (circa 2.923 euro).
Per produrre l’Antartic Nail Ail, invece, si preleva del ghiaccio in Antartide che viene mandato a Perth, in Australia: ne esistono solo 30 bottiglie da 50cl ed il 100% del ricavato è andato alla ‘Sea Shepherd Conservation Society’, l’Organizzazione anti-bracconaggio per la salvaguardia degli ecosistemi marini. Prezzo base? 800 sterline (905 euro circa), ma una bottiglia è stata venduta all’asta per 1.815 sterline (2.053 euro).
Il titolo di birra più costosa al mondo spetta però ad una bottiglia di oltre 140 anni, risalente alla spedizione artica del 1875 guidata da Sir George Nares: la ‘Allsopp Arctic ale’. Una cassa di queste birre è stata trovata in un garage nello Shropshire, in Inghilterra, e nel 2007 è stata venduta all’asta all’incredibile prezzo di 503.300$ (565.238 euro): senza dubbio, questo è il motivo per il quale, secondo le fonti, è ancora sigillata e conservata al sicuro.