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Le regioni d’Italia dove si beve più birra

Quali sono le regioni d’Italia dove la birra è maggiormente apprezzata?

Venerdì scorso si è celebrata la ‘Giornata Internazionale della Birra’, una ricorrenza nata nel 2007 negli Stati Uniti e oggi celebrata in tutto il mondo. Una passione, quella per l’antica bevanda, che cresce a livello globale, anche in Italia: il mercato di settore infatti continua a rafforzarsi e, secondo gli addetti ai lavori, il fatturato, a livello mondiale, raggiungerà i 150 miliardi di dollari entro il 2028.

Birra ed estate, un connubio perfetto che trova il suo apice in occasione di questa festa: una celebrazione nata nel 2007 a Santa Cruz in California che, in poco tempo, da evento locale si è trasformato in un appuntamento internazionale che ha lo scopo di celebrare tutte le birre del mondo e chi le produce.

Inizialmente la festa era sempre il 5 agosto, ma dal 2012 si è deciso di rendere la data mutabile e di farla cadere il primo venerdì di agosto: festeggiamenti che coincidono con un periodo d’importante crescita per il mercato della birra in diverse aree del pianeta.

Come riportato recentemente dalla rivista Forbes, tra il 2024 e il 2028 è prevista una crescita del comparto globale di ben 148,43 miliardi di dollari, con un tasso composto di crescita annuale del 3,72%. La spinta arriva soprattutto dall’aumento della domanda nelle economie emergenti e da una serie di acquisizioni strategiche che hanno fatto crescere la presenza sul mercato di diverse grandi aziende.

Le birre artigianali sono sempre più popolari e aumenta il numero di birrifici indipendenti capaci di attirare l’interesse delle nuove generazioni. In Italia la voglia di bribdare è ancora più grande in estate dato che, ogni anno, i consumi di birra crescono notevolmente: secondo un’indagine condotta dal Centro Informazione Birra questi aumentano in modo trasversale.

Le statistiche riportano che è la Generazione X (ovvero quella di coloro che sono nati fra il 1965 ed il 1980) a guidare il cambio di abitudini, con il 54% che beve birra fino a una media di 4 volte a settimana, mentre per circa la metà (48%) di Millennials (1981-1996) e Gen Z (1997-2012) la frequenza di consumo è di 3 volte a settimana.

Una tendenza confermata anche dagli esperti. In questi ultimi anni gli amanti della birra hanno inoltre dimostrato di preferire birre leggere, facili da bere, con un basso grado alcolico: queste tipologie della bevanda offrono un’esperienza gustativa fresca e dissetante, ideale per ogni occasione.

I consumatori, in particolare, stanno mostrando una predilezione per i gusti agrumati, che offrono un tocco vivace e rinfrescante: per questo motivo l’obiettivo dei birrifici è quello di proporre periodicamente birre diverse, rivisitando gli stili classici e sperimentando nuovi aromi e sapori.

Ma quali sono le tipologie di birra più amate nel mondo? Una recentissima ricerca internazionale firmata da TasteAtlas premia quelle del nord Europa: nella top 10 degli stili maggiormente apprezzati, infatti, ben 6 arrivano dal Belgio, una delle scuole brassicole più importanti del mondo.

Nello specifico si tratta della Tripel e della Dubbel (al primo e secondo posto), della Lambic (quarta), della Belgian Witbier (settima), della Kriek Lambic (ottava) e della Oud Bruin (decima): completano la classifica le tedesche Weissbier (terza) e Helles (sesta), l’inglese Imperial Stout (quinta) e l’irlandese Irish Dry Stout (nona).

birra

Birra sempre protagonista anche sui social, ancora di più durante l’estate: l’hashtag #beer vanta 2,2 milioni di post su TikTok e oltre 85 milioni su Instagram, mentre il più italiano #birra supera i 122 mila sul primo e sfiora i 7 milioni sulla seconda piattaforma social.

La Lager, inoltre, si conferma la birra preferita in Italia, capace di mettere d’accordo le diverse generazioni: si tratta infatti di quella scelta da un intervistato su due (50%) seguita dalla Pilsner (41%). Tra le tipologie più apprezzate nel nostro Paese figurano anche la Blanche (31%), la Weiss (28%), l’India Pale Ale (22%), la Belgian Ale (18%) e l’American Pale Ale (11%).

Come sottolineato in precedenza, nella nostra penisola l’estate porta con sé un aumento dei consumi del 52% e mentre sui social impazzano le foto di birre sorseggiate in spiaggia o nelle mete turistiche italiane, dai dati di ‘Google Trends’ emerge che la Valle d’Aosta, la Sardegna e il Veneto sono le 3 regioni nelle quali la bevanda è maggiormente apprezzata. Ecco quindi la top ten completa:

1) Valle d’Aosta 2) Sardegna 3) Veneto 4) Molise 5) Emilia Romagna 6) Friuli Venezia Giulia 7) Lombardia 8) Piemonte 9) Abruzzo 10) Toscana.

Queste, senza dubbio, sono le aree che fanno da traino al mercato italiano della birra: non bisogna dimenticare però anche altre realtà territoriali, come, ad esempio, la regione Marche dove, due anni fa, è stata inaugurata la prima strada della birra italiana.

Un’ulteriore dimostrazione (oltre a quelle fornite dai dati relativi alla produzione e ai consumi) di come anche nel nostro Paese la bevanda si stia consolidando sempre di più nelle abitudini delle persone che ora la apprezzano anche al di fuori dei pasti, come sinonimo di convivialità.

Redazione ApeTime
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