Una vacanza in agriturismo, un’idea possibile in Italia da gli anni settanta, ma che ha preso sempre più piede e ha catturato sempre più appassionati negli ultimi anni, fino ad arrivare al notevole dato pubblicato da Coldiretti nei giorni scorsi, secondo il quale negli ultimi dieci anni gli amanti della vacanza rurale sono raddoppiati.
Il dato è stato reso noto in occasione della fiera “TTG travel experience” tenutasi a Rimini negli scorsi giorni ed è riferito in particolare agli agriturismi che secondo l’Istat sono quasi 26 mila (anch’essi raddoppiati rispetto a dieci anni fa). Come avviene da sempre i più grandi affezionati della permanenza in questo tipo di struttura sono gli stranieri che si fermano in struttura mediamente per 4,5 giorni contro una media di soli 3 giorni degli italiani.
La permanenza in queste strutture (e in ambiente rurale in generale) è comunque molto cambiata negli anni: se una volta si cercava semplicemente il relax e la pace del verde, oggi si cerca decisamente l’esperienza, basti pensare alle proposte e pacchetti turistici che vengono creati per dare la possibilità di partecipare alla vendemmia o alla raccolta delle olive, due delle attività di maggior traino insieme a quella, per lo più estiva, delle visita alle malghe.
La presidente degli agriturismi di “Terranostra Campagna amica” Dominga Cotarella presentando i dati ha voluto rimarcare la centralità dell’agricoltura attorno alla quale vengono costruite le proposte turistiche di successo. “Non a caso siamo il Paese leader per numero di posti letto nelle aree rurali grazie al contributo della multifunzionalità e dell’agriturismo, altro comparto su cui siamo leader mondiali. Un primato fondato su un’offerta turistica altamente diversificata e differenziata, dove l’agricoltura – il settore primario – gioca un ruolo fondamentale, per la cucina, per i paesaggi per le proposte esperienziali”.