Alessandro Bedin, da agente immobiliare a bartender del Cucù di Vicenza, si racconta ad ApeTime. Ecco la storia.
“Fin da giovane ero affascinato dalla figura del barista, ma mi sono davvero avvicinato al bere miscelato nel 2011, grazie a un corso di american bar. Il motivo? Fondamentalmente ero stanco del lavoro che facevo, l’agente immobiliare, ma volevo mantenere il rapporto col pubblico”. Così, quasi per caso, Alessandro Bedin ha intrapreso nove anni fa la strada che lo ha portato a essere un apprezzato professionista del bere miscelato. Oggi, a 29 anni, è bartender del Cucù di Vicenza (clicca qui per leggere la sua “ricetta a fumetti” del Midgard). E noi di ApeTime siamo andati a conoscerlo dal vivo.
Quali sono state le tappe più importanti della tua formazione?
Tutte le mie esperienze sono state fondamentali, ma in particolare cito quella in un ristorante-cocktail bar a Treviso dove ho trovato persone davvero preparate a 360 gradi, che mi hanno insegnato molto. E poi un corso con Stanislav Vardna incentrato sull’ospitalità, sul cliente, sulle emozioni e sul contatto umano.
Oggi che ruolo ricopri e come definiresti il tuo stile di miscelazione?
Sono bartender del Cucù, cocktail bar di Vicenza. Non posso dire di avere uno stile preciso: sicuramente ho molto rispetto per la scuola del passato, sempre però con un’attenzione alle continue innovazioni che si susseguono in questo settore. Il mio, quindi, è uno stile in continua evoluzione.
Perché i clienti dovrebbero venire al Cucù?
Al di là del format del locale, sicuramente a conquistare i clienti è la simpatia di tutto lo staff che lo sostiene!
Quali sono i drink che ti richiedono di più?
Essendo in Veneto, i drink che vanno per la maggiore sono legati all’aperitivo. Quindi (Spritz a parte) Americano, Negroni, MiTo… Senza nulla togliere ai cocktail classici o particolari che negli ultimi anni riscuotono sempre maggiore attenzione.
Tre indirizzi di cocktail bar italiani che ti senti di suggerire.
Impossibile rispondere: per me ogni locale ha qualcosa di interessante da vedere o degustare.