Il target di riferimento di Bartender, a Milano in piazza Morbegno (centro nevralgico di No.Lo.), sono gli universitari. Proposta, prezzi e stile di miscelazione sono quindi in linea con i gusti e le richieste dei giovani tra i 20 e i 25 anni.
Ecco quindi da Bartender un aperitivo con buffet dove -se vuoi- puoi cenare. Sul banco (che flashback agli Anni ’90!) c’è di tutto: dall’antipasto al dolce (la consumazione minima è 12 euro, il cocktail costa 13 euro durante la fase di Happy Hour che si conclude alle 22.30). I drink sono serviti in bicchieri resistenti, con tanto ghiaccio e decorazioni -quando possibile- vistose. Prendiamo il Jamaica Julep (nella foto di apertura, a sinistra): un tripudio di menta e frutta con il rum a fare da sfondo. Beverino, estivo, low alcol.
Old Fashioned
Ora, magari non consiglierei Bartender ai palati più raffinati, ma è perfetto per chi ha una capacità di spesa limitata, non ha troppe pretese in fatto di drink, vuole sostituire la cena con l’aperitivo e ha voglia di stare in compagnia. Ribadisco, ideale per un pubblico di 20-25enni in primis.
NB. Se ti stai chiedendo se dopo l’happy hour si può ancora stuzzicare qualcosa, la risposta è sì! In menù ci sono toast, hot dog, piadine, fritti di ogni tipo e maxi taglieri.
Giornalista freelance esperta di distillati and cocktail bar, è la prima firma in ambito mixology del mensile Mixer e collabora con VanityFair.it e Il Messaggero.it con articoli, video e foto. Giudice di concorsi di bartending, ha ideato e condotto il primo corso italiano di Spirits and Drink Communication. Da novembre 2019 è la responsabile della sezione bere miscelato e spirits del magazine di ApeTime.