HomeCronacaBancone, se è sbagliato rischiate la schiena. Gli errori più comuni

Bancone, se è sbagliato rischiate la schiena. Gli errori più comuni

Un bancone progettato senza tenere conto delle vostre esigenze compromette non solo l’efficienza e la rapidità del servizio ma anche la vostra salute.

Tre voci in tema bancone: Erik Viola, Dario De Vito e Dom Carella

bancone L’ex bar manager del Pinch di Milano Erik Viola, tanto per dirne una, è stato chiamato dal titolare di un altro noto cocktail bar di Milano per fare qualche serata, perché costretto a letto a causa di un feroce mal di schiena.
“In quel caso il problema è la distanza tra piedi e bancone. Ci sono troppi centimetri e il risultato è che si lavora perennemente piegati in una posizione decisamente dannosa per la colonna vertebrale”, specifica.

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Dario De Vito

Da Milano a Bari: il consulente bar manager Dario De Vito di banconi ne ha visti tanti. “Tra gli errori più comuni, posizionare il lavandino lontano dalla postazione di lavoro e disporre la bottigliera di linea davanti allo spazio di lavoro del bartender. Un dettaglio che provoca fitte anche acute al mal capitato barman”, afferma.

Che aggiungere? Chiudo con un consiglio di Dom Carella. Il titolare di Ca.Ri.Co a Milano suggerisce di occuparsi personalmente della progettazione del locale e in particolare della zona bancone.
“Tutto è importante, dall’interior design alla possibilità di movimento delle persone, dalle competenze sociali all’empatia necessaria fino all’ambiente. Che oltre a dovere essere piacevole deve essere funzionale. Per questo mi occupo personalmente della progettazione del locale, con un occhio speciale alla zona del bancone”, puntualizza.

Nicole Cavazzuti
Nicole Cavazzuti
Mixology Expert è giornalista freelance, docente e consulente per aziende e locali. Ha iniziato la sua carriera con il mensile Bargiornale e, seppur con qualche variazione sul tema, si è sempre occupata di bar, spirits e cocktail. Oggi scrive di mixology e affini su VanityFair.it e Il Messaggero.it. Chiamata spesso come giudice di concorsi di bartending, ha ideato e condotto il primo master di Spirits and Drinks Communication. Da novembre 2019 è la responsabile della sezione bere miscelato del nostro ApeTime Magazine. Per 15 anni è stata la prima firma in ambito mixology del mensile Mixer, organo di stampa della FIPE, per il quale ha ideato diverse rubriche, tra cui il tg dell'ospitalità (Weekly Tv) e History Cocktail, ancora attive e oggi in mano agli ex colleghi di redazione.

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