FICO Eataly riapre a Bologna il 7 luglio. E si trasforma in un parco tematico del food, con tanto di frutteti e vigneti
I lunghi mesi di chiusura (da marzo scorso è rimasto aperto solo per il periodo estivo e durante l’inizio dell’autunno) sono serviti a ridefinire assetti e strategie. E ora FICO si appresta a riaprire a Bologna con una formula diversa: sarà un vero e proprio parco tematico del food, una sorta di Disneyland del cibo.
I 4 anni di attività lasciati alle spalle, pur segnati dalla pandemia, non hanno rispecchiato quelle che erano le previsioni e le aspettative e dunque Oscar Farinetti e Coop Alleanza 3.0, i soci che tanto hanno investito nel progetto, hanno optato per un cambio di strategia.
FICO introdurrà il biglietto di ingresso giornaliero (10 euro) e l’abbonamento annuale (29 euro) che comprenderà anche parcheggio e attrazioni interne.
Questo dovrebbe aumentare gli incassi pur con un ridimensionamento del pubblico previsto, ora stimato in 1 milione di visitatori anno (nel piano di apertura erano previsti 5 mln anno, ma i 5 mln son stati raggiunti in realtà solo sommando gli accessi dei 3 anni di apertura pre-pandemia). Altra parte degli introiti verrà dalle percentuali sulle vendite delle aziende presenti; nei quattro anni di apertura alcune hanno abbandonato, altre sono subentrate, ma in sintesi una buona parte dei Big del food continuano ad esserci.
I centomila metri quadrati coperti saranno organizzati secondo sette aree tematiche: all’ingresso allevamenti di animali all’aperto anche liberi al pascolo, ci saranno poi aree con frutteti e vigneti e altre e altre con piccole fabbriche pensate per spiegare ai visitatori le produzioni di alcune delle eccellenze alimentari italiane.
Rimarranno attive le proposte per le scuole, che avevano già raccolto buoni risultati nei primi anni, e l’offerta congressuale, forte della ricettività più importante in Emilia Romagna dopo quella di Bologna fiere.