Dopo aver visitato le distillerie d’Inghilterra e Scozia, il viaggio alla scoperta dei produttori di gin del mondo fa tappa in Irlanda del Nord: qui, all’interno di una tenuta di 500 acri di boschi e giardini situata circa 25km a sud di Belfast, sorge la Rademon Estate, la prima distilleria di gin aperta in questo Paese.
I fondatori sono i coniugi Fiona e David Boyd Armstrong che hanno un background molto diverso da quello più comune nel mondo dei distillati, in modo particolare lui che di professione era un ingegnere missilistico; la loro passione per questi prodotti, specialmente quella della moglie, nel 2013, li ha spinti a coronare il sogno di aprire una distilleria artigianale.
Dopo aver a lungo studiato l’arte della distillazione visitando diverse distillerie e seguendo dei corsi professionali, hanno infatti ottenuto anche i finanziamenti necessari per iniziare a distillare il loro Shortcross Gin, lanciato nel 2014, che viene realizzato mediante l’utilizzo di botaniche classiche alle quali ne hanno aggiunte alcune da loro stessi raccolte nella tenuta, quali il trifoglio selvatico, alcuni fiori, le bacche di sambuco e delle mele.
È prodotto con un alambicco in rame unico al mondo, creato appositamente da uno dei più antichi produttori tedeschi di alambicchi ed è composto da un distillatore da 450l e da due Enrichment Columns (colonne di arricchimento): le ultime due sono composte da sette piatti che permettono di controllare perfettamente i livelli di reflusso durante la distillazione ed è grazie ad essi che è possibile ottenere un gin così aromatico e morbido. Il processo di produzione inoltre è volutamente molto lento e ogni bottiglia viene firmata a mano.
Il nome Shortcross deriva dal villaggio di Crossgar vicino al quale si trova la Rademon Estate e che tradotto dal gaelico significa “croce corta”. Studiando la storia del luogo inoltre, i designer incaricati di ideare il layout della bottiglia hanno scoperto l’esistenza di un’antica moneta chiamata “short cross penny”, risalente al 1200 circa, che hanno scannerizzato e utilizzato come simbolo da apporre sull’etichetta.
In soli cinque anni l’estensione della distilleria è quintuplicata e oggi ospita anche un centro visitatori, uffici amministrativi e due nuovi alambicchi in rame di cui uno con colonna di distillazione a dieci piatti. Questo è il risultato di un lungo lavoro studiato nei minimi dettagli con l’obiettivo di creare un prodotto di altissima qualità che potesse conquistare il pubblico: lo Shortcross oggi è infatti un gin tra i più amati dagli esperti del settore ed ha vinto numerose medaglie, premi e riconoscimenti che lo hanno portato a diventare il più premiato d’Irlanda.
Il successo di questo gin, con ogni probabilità, è dovuto ad una sua caratteristica peculiare: è l’unico al mondo ad essere distillato mediante l’utilizzo dei piccoli fiori bianchi del trifoglio selvatico che crescono all’interno della tenuta, dove si svolge ogni fase della produzione, e vengono rigorosamente raccolti a mano.
Un’altra qualità di questo distillato è quella di rientrare nella categoria dei ‘gin juniper forward’, ovvero quelli nei quali il ginepro è l’aroma prevalente che, in questo caso, viene bilanciato dalle note floreali e dal tocco dolce dato dalla mela: un accostamento che dona allo Shortcross una morbidezza tutt’altro che tipica per uno spirito con una gradazione alcolica del 46%.
Per quanto riguarda gli utilizzi nella preparazione dei cocktails, per le proprie caratteristiche, è particolarmente adatto alla realizzazione del Martini, ma sono indicati anche gli abbinamenti con arancia e succo di limone, menta e prodotti ai fiori di sambuco oppure con erbe come il basilico che esaltano le note erbacee di questo prodotto di qualità unica.