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100 migliori bar al mondo: i magnifici 5 italiani

 

Ci sono 2 bar italiani fra i 50 migliori al mondo, nella prestigiosa classifica The World’s 50 Best Bars 2019: si tratta del secret bar 1930 a Milano e del Jerry Thomas Speakeasy a Roma.

Altri 3 locali italiani sono nella classifica dei migliori 100: si tratta di Baccano e Drink Kong a Roma (due new entry) e di Nottingham Forest a Milano.

THE WORLD’s 50 BEST BARS

The World’s 50 Best Bars è un elenco che celebra ogni anno i migliori locali a livello internazionale. La classifica, giunta alla sua undicesima edizione, è votata da oltre 500 esperti di bevande di tutto il mondo. La lista del 2019 è stata svelato il 3 ottobre 2019, durante l’attesissima cerimonia di premiazione di The World 50 Best Bar, nella Roundhouse di Londra.

Il miglior bar al mondo, a vincere il titolo sponsorizzato da Perrier, è Dante a New York, locale che serve cibo, aperitivi e cocktail italiani, con una lunga lista di Negroni da scegliere.

MILANO E ROMA NEI 50 MIGLIORI BAR AL MONDO

Al 44esimo posto c’è il 1930 di Milano, un secret bar, dove si può entrare solo su invito (si può provare a ottenere chiedendo al MaG Cafè, parlando ai proprietari, ma è comunque un’impresa), e con ingresso segreto, nascosto dietro un negozio con serranda a metà, nei dintorni di piazza 5 giornate a Milano.

Ecco come The World’s Best Bars descrive 1930: “Cinque anni fa, l’intimo bar MaG di Flavio Angiolillo e Marco Russo, che si concentrava su cocktail su misura, è diventato molto popolare e si è evoluto inaspettatamente in un bar con grandi volumi di vendita. Angiolillo e Russo erano frustrati per il fatto di non poter offrire la stessa attenzione ai loro clienti e decisero di aprire il Cocktail Bar “1930”, un omaggio ai loro habitués iniziali, che ricevettero le ambite tessere associative al nuovo bar. Entrare nel 1930 è come tornare indietro nel tempo. Mobili vintage, sale a lume di candela e la migliore musica dell’età del jazz. Il 1930 ricrea l’incantesimo originale di MaG, ma in un ambiente più rilassante e privo di stress. Con l’orgoglio di preparare grandi classici ma anche suggestivi drink d’autore. Guidato dal bar manager Benjamin Cavagna, il suo menu di bevande si ispira alle varie parti del mondo che hanno definito la moderna mixologia”.

Al 50esimo posto troviamo il Jerry Thomas Speakeasy, in vicolo Cellini 30 a Roma

 

Ecco la motivazione: “Jerry Thomas ha aperto nel 2010, ed è stato il primo bar segreto in Italia. All’inizio, era frequentato principalmente da esperti del settore che condividevano l’amore comune per la storia dei cocktail ma anche la sperimentazione. Negli anni seguenti, il team di Jerry Thomas ha viaggiato in tutto il mondo per ricercare e studiare, anche inventando il proprio gin e vermouth. Nove anni dopo, sotto la guida del bar di Federico Tomasselli, ha ampliato la sua clientela ad appassionati di cocktail, turisti e gente del posto, cercando di dare un nuovo sapore ai classici, come l’ Improved Aviation o House Martini Da quando superi il misterioso ma intimidatorio primo approccio, aprendo la porta, questo bar ti impressionerà con il suo fascino. La disposizione intima dei tavoli e l’accogliente area bar ti incoraggiano a stringere nuove amicizie”.

Al 70esimo posto c’è una New Entry, Baccano, a Roma, guidato dal bar manager Mario Farulla, all’82esimo posto, sempre a Roma, Drink Kong, di Patrick Pistolesi, uno dei protagonisti della mixology italiana, altro nuovo ingresso in classifica. All’86esimo posto una conferma: fra i grandi del mondo c’è il Nottingham Forest, in viale Piave a Milano.

Per scoprire tutti i migliori bar, potete dare un’occhiata alla classifica completa, che si trova a questo indirizzo.

 

Enrico Gotti
Enrico Gotti
Editor ApeTime, giornalista, appassionato di videomaking e di cultura gastronomica.

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