Continua il viaggio di ApeTime fra i grandi vini d’Italia. Questa volta Stefano Schianchi e Chiara Zanoni hanno fatto tappa a Bertinoro, Comune in provincia di Forlì-Cesena. L’occasione è stata “Alba di Giugno”, la manifestazione per scoprire il vino Albana nei più bei borghi della Romagna.
Sabato 8 giugno a Bertinoro, splendido borgo conosciuto come “la terrazza della Romagna“, in piazza Libertà, sono stati presentati e votati vini, per la selezione dell’Albana Dèi, come Albarara della Tenuta Santa Lucia, Codronchio di Fattoria Monticino, e Vitalba Tre Monti, vinificata in anfora georgiana.
L’iniziativa è organizzata dal Consorzio dei vini di Bertinoro, con i produttori Raffaella Bissoni, Campodelsole, Celli, Fattoria Paradiso, Giovanna Madonia, Tenuta La Viola, Tenuta Villa Trentola, Uve delle Mura.
IL VINO ALBANA
L’Albana di Romagna è stato il primo vino bianco in Italia a ricevere nel 1987 il riconoscimento di D.O.C.G., la Denominazione di Origine Controllata e Garantita. La sua storia è legata a quella degli antichi romani, il nome deriva dal latino “albus”, bianco.
C’è anche una leggenda legata a Bertinoro e a questo vino: si narra che nel 435 dopo Cristo Galla Placidia, figlia dell’imperatore Teodosio di Ravenna, per sfuggire alla malaria, nel periodo estivo arrivò in un paese di collina, dove le fu offerto il dolce vino locale. Colpita dalla bontà, esclamò: “Degno tu sei di Berti in Oro“. Da allora quel paese cambiò il nome da “Monte Dell’Uccellaccio” a “Bertinoro”. Vera o falsa che sia questa storia, di certo il paese ha guadagnato un nuovo nome, più altisonante del precedente.
Anche l’Albana è cambiata nel tempo. Da vino molto dolce, ha subito una lunga evoluzione, acquisendo carattere e valore. Con il nuovo Disciplinare, dal 2011 la denominazione corretta dell’Albana non è più Albana di Romagna, ma Romagna Albana DOCG.